A seguito della Pandemia di COVID-19, che ha evidenziato le significative criticità del SSN, il Governo ha approvato il PNRR per rilanciarne l'economia e promuovere al contempo salute, sostenibilità e innovazione digitale. Nello specifico M6C1 prevede l’introduzione delle Case di Comunità (CdC), Ospedali di Comunità (OdC) e Centrali Operative Territoriali (COT) con l’intento di rafforzare le prestazioni sanitarie erogate sul territorio e l’assistenza domiciliare dando un forte impulso alla telemedicina e, assicurare un’efficace integrazione con tutti i servizi socio-sanitari. Oltre alla disamina del DM 77, per l’elaborazione delle strategie generali delle CdC, OdC e COT, lo studio è stato articolato in tre fasi: • una conoscitiva in cui è stato analizzato l’attuale panorama nazionale e internazionale riguardante il tema della rete sanitaria territoriale, con la definizione di Best Practice; • una di indagine in cui sono state analizzate tutte le normative attuative Nazionali e Regionali; • una propositiva di elaborazione finale in cui vengono elaborati gli input provenienti dalle prime due fasi per lo sviluppo del Metaprogetto. Per la definizione del Metaprogetto delle CdC, OdC e COT, a partire dal DM 77 e le indicazioni regionali è stato desunto il quadro funzionale per elaborare il programma spaziale corredato dei layout funzionali più significativi. I diversi servizi sono stati organizzati per macro-aree funzionali e, in sequenza, la definizione per ciascuna di esse di un quadro sinottico nel quale siano riportati l’approccio prestazionale e le caratteristiche ambientali, dimensionali, ecc. Nello specifico le diverse funzioni sono state così classificate in: • macro-aree omogenee per tipologia di funzione da erogare (servizi sanitari, cure primarie, ecc.); • a ciascuna macro-area corrispondono diverse aree funzionali che sono state strutturate per dare indicazioni metaprogettuali atte ad ottimizzarne il funzionamento interno in termini di layout spaziale, di sistema delle relazioni funzionali e spaziali; • infine ciascuna area funzionale, è stata caratterizzata da diverse unità ambientali. Lo studio condotto ha l’intento di supportare la programmazione di queste strutture in relazione al bacino di utenza e al loro dimensionamento. Nella realizzazione delle seguenti strutture sarà necessario definire la localizzazione valutando la possibilità di insediarle all’interno di poli ospedalieri esistenti oppure in presidi autonomi esistenti oppure di nuova costruzione.
Metaprogetto per Case della Comunità e Ospedali di Comunità. Criteri di progettazione architettonico-funzionale e organizzativi [Meta 2 e 3].
S. Capolongo;M. Buffoli;M. Gola;Silvia Mangili;A. Brambilla;E. Brusamolin;S. Arruzzoli;Y. Yu;C. Masella;E. Gheduzzi;M. Picco
2022-01-01
Abstract
A seguito della Pandemia di COVID-19, che ha evidenziato le significative criticità del SSN, il Governo ha approvato il PNRR per rilanciarne l'economia e promuovere al contempo salute, sostenibilità e innovazione digitale. Nello specifico M6C1 prevede l’introduzione delle Case di Comunità (CdC), Ospedali di Comunità (OdC) e Centrali Operative Territoriali (COT) con l’intento di rafforzare le prestazioni sanitarie erogate sul territorio e l’assistenza domiciliare dando un forte impulso alla telemedicina e, assicurare un’efficace integrazione con tutti i servizi socio-sanitari. Oltre alla disamina del DM 77, per l’elaborazione delle strategie generali delle CdC, OdC e COT, lo studio è stato articolato in tre fasi: • una conoscitiva in cui è stato analizzato l’attuale panorama nazionale e internazionale riguardante il tema della rete sanitaria territoriale, con la definizione di Best Practice; • una di indagine in cui sono state analizzate tutte le normative attuative Nazionali e Regionali; • una propositiva di elaborazione finale in cui vengono elaborati gli input provenienti dalle prime due fasi per lo sviluppo del Metaprogetto. Per la definizione del Metaprogetto delle CdC, OdC e COT, a partire dal DM 77 e le indicazioni regionali è stato desunto il quadro funzionale per elaborare il programma spaziale corredato dei layout funzionali più significativi. I diversi servizi sono stati organizzati per macro-aree funzionali e, in sequenza, la definizione per ciascuna di esse di un quadro sinottico nel quale siano riportati l’approccio prestazionale e le caratteristiche ambientali, dimensionali, ecc. Nello specifico le diverse funzioni sono state così classificate in: • macro-aree omogenee per tipologia di funzione da erogare (servizi sanitari, cure primarie, ecc.); • a ciascuna macro-area corrispondono diverse aree funzionali che sono state strutturate per dare indicazioni metaprogettuali atte ad ottimizzarne il funzionamento interno in termini di layout spaziale, di sistema delle relazioni funzionali e spaziali; • infine ciascuna area funzionale, è stata caratterizzata da diverse unità ambientali. Lo studio condotto ha l’intento di supportare la programmazione di queste strutture in relazione al bacino di utenza e al loro dimensionamento. Nella realizzazione delle seguenti strutture sarà necessario definire la localizzazione valutando la possibilità di insediarle all’interno di poli ospedalieri esistenti oppure in presidi autonomi esistenti oppure di nuova costruzione.File | Dimensione | Formato | |
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META 2 e 3 Criteri di progettazione architettonica-funzionale e organizzativi_22.07.2022.pdf
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