Renato Zveteremich è stato un pubblicitario italiano, nato a Trieste nel 1893 e morto a Milano nel 1951. È noto soprattutto per avere diretto negli anni trenta gli uffici Sviluppo Vendite e Pubblicità della Olivetti, e dato vita a quell’approccio ‘corale’ alla grafica pubblicitaria che caratterizzerà a lungo la comunicazione dell’azienda. Di formazione mitteleuropea, Zveteremich entra in Olivetti nel 1931 dopo avere tentato la carriera letteraria e alcune esperienze commerciali in Italia e in Germania. Il suo inserimento avviene in concomitanza con il piano di espansione avviato da Adriano Olivetti con la costituzione del primo Servizio Pubblicità a Ivrea, poi trasferito a Milano. Sotto la sua direzione artistica, l’Ufficio Pubblicità di via Clerici acquisisce uno statuto unico nella Milano di allora, in cui si afferma un approccio moderno e pluridisciplinare alla progettazione. Influenzato dalla cultura razionalista, Zveteremich è fra i primi in Italia a fare appello a giovani aggiornati sulle istanze delle avanguardie: Munari, Ricas, Schawinsky, Carboni, Veronesi, Melotti, Pintori, Nivola, Figini e Pollini. Zveteremich lascerà l'Olivetti nel 1938 per dedicarsi alla libera professione, raccomandando Sinisgalli come suo successore. Zveteremich è consulente pubblicitario per aziende come Farmitalia, Roche, Montecatini, proseguendo la collaborazione con Grignani, Munari e Muratore. Intraprende anche l’attività di pubblicista per Casabella e Domus, sulle cui pagine esprime, in largo anticipo sui tempi, una visione umanistica della comunicazione pubblicitaria, in cui si fondono finalità di promozione commerciale e responsabilità sociale. La sua carriera doveva proseguire nell’immediato dopoguerra, ma l’improvviso decesso gli impedirà di realizzare nuovi progetti che lo avrebbero iscritto nel novero di quegli intellettuali prestati all’industria che negli anni del boom economico porteranno avanti un’analoga concezione della comunicazione aziendale.

Renato Zveteremich e la fondazione dell’Ufficio 
Pubblicità Olivetti negli anni trenta

A. Colizzi;
2022-01-01

Abstract

Renato Zveteremich è stato un pubblicitario italiano, nato a Trieste nel 1893 e morto a Milano nel 1951. È noto soprattutto per avere diretto negli anni trenta gli uffici Sviluppo Vendite e Pubblicità della Olivetti, e dato vita a quell’approccio ‘corale’ alla grafica pubblicitaria che caratterizzerà a lungo la comunicazione dell’azienda. Di formazione mitteleuropea, Zveteremich entra in Olivetti nel 1931 dopo avere tentato la carriera letteraria e alcune esperienze commerciali in Italia e in Germania. Il suo inserimento avviene in concomitanza con il piano di espansione avviato da Adriano Olivetti con la costituzione del primo Servizio Pubblicità a Ivrea, poi trasferito a Milano. Sotto la sua direzione artistica, l’Ufficio Pubblicità di via Clerici acquisisce uno statuto unico nella Milano di allora, in cui si afferma un approccio moderno e pluridisciplinare alla progettazione. Influenzato dalla cultura razionalista, Zveteremich è fra i primi in Italia a fare appello a giovani aggiornati sulle istanze delle avanguardie: Munari, Ricas, Schawinsky, Carboni, Veronesi, Melotti, Pintori, Nivola, Figini e Pollini. Zveteremich lascerà l'Olivetti nel 1938 per dedicarsi alla libera professione, raccomandando Sinisgalli come suo successore. Zveteremich è consulente pubblicitario per aziende come Farmitalia, Roche, Montecatini, proseguendo la collaborazione con Grignani, Munari e Muratore. Intraprende anche l’attività di pubblicista per Casabella e Domus, sulle cui pagine esprime, in largo anticipo sui tempi, una visione umanistica della comunicazione pubblicitaria, in cui si fondono finalità di promozione commerciale e responsabilità sociale. La sua carriera doveva proseguire nell’immediato dopoguerra, ma l’improvviso decesso gli impedirà di realizzare nuovi progetti che lo avrebbero iscritto nel novero di quegli intellettuali prestati all’industria che negli anni del boom economico porteranno avanti un’analoga concezione della comunicazione aziendale.
2022
Identità Olivetti. Spazi e linguaggi 1933-1983
978-3-03863-061-6
Renato Zveteremich; Adriano Olivetti; Modernismo; Milano, anni trenta; storia della grafica italiana
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