La conservazione e il riuso di complessi industriali dismessi impone inevitabilmente una lettura multiscalare delle stratificazioni presenti in questi luoghi ricchi di storie da raccontare. È il caso della fabbrica tessile Bossi a Cameri vicino a Novara, realizzata all’inizio del Novecento e che ha cessato la propria attività nel 2013. Questo sito industriale si presenta articolato in numerosi corpi di fabbrica che raccontano l’evoluzione della produzione tessile, eccellenza a livello internazionale nella realizzazione di tessuti a telaio e a stampa, anche con l’innovativo coinvolgimento di artisti e designer. La sede della Bossi ha inoltre rappresentato un luogo privilegiato per il giovane Vittorio Gregotti che realizzò, in differenti momenti, gli ampliamenti della fabbrica. Dalla chiusura dell’attività, con il progressivo smantellamento delle attrezzature e l’alienazione di alcuni edifici, il complesso è a rischio di smembramento e demolizione. Il contributo propone una riflessione in merito agli strumenti e alle strategie attualmente in atto per la definizione del suo futuro.

The conservation and reuse of disused industrial complexes inevitably requires a multi-scalar reading of the stratifications present in these places rich in stories to tell. This is the case of the Bossi textile mill at Cameri near Novara, built in the early 20th century and closed down in 2013. This industrial site articulated as numerous buildings that recount the evolution of textile production, an excellence on an international level in the production of loom-woven and printed fabrics, with the innovative involvement of artists and designers. The Bossi factory was also a privileged place for the youthful Vittorio Gregotti, who at various times designed extensions to the factory. Since the closure of the business, with the progressive dismantling of the equipment and the sale of some buildings, the complex risks being dismembered and demolished. This contribution offers a reflection on the instruments and strategies currently adopted for the definition of the future of this site.

Oltre il recinto di fabbrica. Stratificazioni, significati, conservazione e riuso

F. Albani;M. Gambaro
2022-01-01

Abstract

The conservation and reuse of disused industrial complexes inevitably requires a multi-scalar reading of the stratifications present in these places rich in stories to tell. This is the case of the Bossi textile mill at Cameri near Novara, built in the early 20th century and closed down in 2013. This industrial site articulated as numerous buildings that recount the evolution of textile production, an excellence on an international level in the production of loom-woven and printed fabrics, with the innovative involvement of artists and designers. The Bossi factory was also a privileged place for the youthful Vittorio Gregotti, who at various times designed extensions to the factory. Since the closure of the business, with the progressive dismantling of the equipment and the sale of some buildings, the complex risks being dismembered and demolished. This contribution offers a reflection on the instruments and strategies currently adopted for the definition of the future of this site.
2022
Stati generali del Patrimonio Industriale 2022
978-88-297-1666-1
La conservazione e il riuso di complessi industriali dismessi impone inevitabilmente una lettura multiscalare delle stratificazioni presenti in questi luoghi ricchi di storie da raccontare. È il caso della fabbrica tessile Bossi a Cameri vicino a Novara, realizzata all’inizio del Novecento e che ha cessato la propria attività nel 2013. Questo sito industriale si presenta articolato in numerosi corpi di fabbrica che raccontano l’evoluzione della produzione tessile, eccellenza a livello internazionale nella realizzazione di tessuti a telaio e a stampa, anche con l’innovativo coinvolgimento di artisti e designer. La sede della Bossi ha inoltre rappresentato un luogo privilegiato per il giovane Vittorio Gregotti che realizzò, in differenti momenti, gli ampliamenti della fabbrica. Dalla chiusura dell’attività, con il progressivo smantellamento delle attrezzature e l’alienazione di alcuni edifici, il complesso è a rischio di smembramento e demolizione. Il contributo propone una riflessione in merito agli strumenti e alle strategie attualmente in atto per la definizione del suo futuro.
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