Il volume "Pierluigi Cerri. Allestimenti, dee, forme, intenzioni" documenta l’opera di Pierluigi Cerri nell’ambito dell’architettura degli allestimenti e ne racconta l’approccio progettuale attraverso una selezione tra i cento e più allestimenti espositivi che ha realizzato in Italia e nel mondo, dagli anni Settanta del Novecento ad oggi. Il libro esplora il concetto di "architettura effimera" come terreno privilegiato in cui Cerri sperimenta la massima libertà espressiva, creando ambienti in grado di attivare una comunicazione profonda e immediata con il visitatore. Ogni allestimento è per lui un microcosmo che svela, attraverso nuovi punti di vista, l'essenza del tema o dell'oggetto in mostra. L’ossatura metodologica del libro è basata su un rigoroso lavoro di archivio che ha portato alla selezione e presentazione di un considerevole numero di materiali originali e al ridisegno, fino alla scala di dettaglio, di trentadue dei suoi più significativi allestimenti. Questo approccio ha permesso di offrire una lettura organica della sua opera, mettendo in luce l’integrazione dei linguaggi visivi, scritti e multimediali in un dialogo che nei suoi progetti trascende la semplice esposizione per diventare narrazione e forma. L'analisi non solo ha ripercorso la sua produzione, ma l’ha riletta in chiave teorica, per comprendere come le sue opere abbiano rivoluzionato l’idea stessa del "fare mostre". Se da un lato, il volume documenta l’evoluzione di un linguaggio progettuale che ha profondamente influenzato la cultura espositiva contemporanea, dall’altro, stimola una riflessione sul ruolo degli allestimenti temporanei nella comunicazione e nella pratica progettuale, offrendo spunti per future innovazioni nel campo del design e dell'architettura espositiva.

Pierluigi Cerri. Allestimenti. Idee, forme, intenzioni

L. Ottolini;Y. Mastromattei
2022-01-01

Abstract

Il volume "Pierluigi Cerri. Allestimenti, dee, forme, intenzioni" documenta l’opera di Pierluigi Cerri nell’ambito dell’architettura degli allestimenti e ne racconta l’approccio progettuale attraverso una selezione tra i cento e più allestimenti espositivi che ha realizzato in Italia e nel mondo, dagli anni Settanta del Novecento ad oggi. Il libro esplora il concetto di "architettura effimera" come terreno privilegiato in cui Cerri sperimenta la massima libertà espressiva, creando ambienti in grado di attivare una comunicazione profonda e immediata con il visitatore. Ogni allestimento è per lui un microcosmo che svela, attraverso nuovi punti di vista, l'essenza del tema o dell'oggetto in mostra. L’ossatura metodologica del libro è basata su un rigoroso lavoro di archivio che ha portato alla selezione e presentazione di un considerevole numero di materiali originali e al ridisegno, fino alla scala di dettaglio, di trentadue dei suoi più significativi allestimenti. Questo approccio ha permesso di offrire una lettura organica della sua opera, mettendo in luce l’integrazione dei linguaggi visivi, scritti e multimediali in un dialogo che nei suoi progetti trascende la semplice esposizione per diventare narrazione e forma. L'analisi non solo ha ripercorso la sua produzione, ma l’ha riletta in chiave teorica, per comprendere come le sue opere abbiano rivoluzionato l’idea stessa del "fare mostre". Se da un lato, il volume documenta l’evoluzione di un linguaggio progettuale che ha profondamente influenzato la cultura espositiva contemporanea, dall’altro, stimola una riflessione sul ruolo degli allestimenti temporanei nella comunicazione e nella pratica progettuale, offrendo spunti per future innovazioni nel campo del design e dell'architettura espositiva.
2022
Skira
9788857247977
Allestimento, Mostre, Interni
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
PDF VOL CERRI_compresso.pdf

Accesso riservato

: Publisher’s version
Dimensione 9.74 MB
Formato Adobe PDF
9.74 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1217742
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact