Può l’arte – nelle sue diverse forme ed espressioni – essere il motore che attiva relazioni tra persone e costruisce nuovi significati nel e per lo spazio pubblico? E, se sì, come? Queste domande hanno alimentato molte pratiche e riflessioni che hanno visto incrociarsi le traiettorie e i lavori di artisti, architetti e di chi, più in generale, si occupava di rigenerazione urbana. Le esperienze di “arte pubblica” con tutte le declinazioni del termine hanno messo (o rimesso) al centro del dibattito intorno allo spazio pubblico temi come significati condivisi, relazioni di senso ma anche nuove possibilità di uso (Matzner2004). A partire dagli anni ‘90 abbiamo assistito a una ripresa di temi già presenti nelle pratiche performative già alla fine degli anni ‘50 o nelle “uscite dal museo” dei primi interventi di Land Art (Birozzi, Pugliese, 2007; Poli 2003), quali la fruizione allargata dell’arte, la relazione con i contesti fisici e sociali, la dimensione esperienziale, costruendo ambiti di riflessione intorno al significato dello spazio pubblico e ai modi della sua attivazione che ha coinvolto differenti profili disciplinari. L’arte intesa come attitudine e linguaggio capace di avere un ruolo nel progetto della città ha rappresentato un campo di ricerca e sperimentazione anche per molti architetti dunque. Il contributo riprendere alcune esperienze che l'autrice ha fatto insieme a gruppoA12 e propone alcuni temi di lavoro attuali ancora oggi
Arte nel e per lo spazio pubblico. Esperienze, considerazioni e temi di lavoro
A. Bruzzese
2022-01-01
Abstract
Può l’arte – nelle sue diverse forme ed espressioni – essere il motore che attiva relazioni tra persone e costruisce nuovi significati nel e per lo spazio pubblico? E, se sì, come? Queste domande hanno alimentato molte pratiche e riflessioni che hanno visto incrociarsi le traiettorie e i lavori di artisti, architetti e di chi, più in generale, si occupava di rigenerazione urbana. Le esperienze di “arte pubblica” con tutte le declinazioni del termine hanno messo (o rimesso) al centro del dibattito intorno allo spazio pubblico temi come significati condivisi, relazioni di senso ma anche nuove possibilità di uso (Matzner2004). A partire dagli anni ‘90 abbiamo assistito a una ripresa di temi già presenti nelle pratiche performative già alla fine degli anni ‘50 o nelle “uscite dal museo” dei primi interventi di Land Art (Birozzi, Pugliese, 2007; Poli 2003), quali la fruizione allargata dell’arte, la relazione con i contesti fisici e sociali, la dimensione esperienziale, costruendo ambiti di riflessione intorno al significato dello spazio pubblico e ai modi della sua attivazione che ha coinvolto differenti profili disciplinari. L’arte intesa come attitudine e linguaggio capace di avere un ruolo nel progetto della città ha rappresentato un campo di ricerca e sperimentazione anche per molti architetti dunque. Il contributo riprendere alcune esperienze che l'autrice ha fatto insieme a gruppoA12 e propone alcuni temi di lavoro attuali ancora oggiFile | Dimensione | Formato | |
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