L’idea di Scuola lega da sempre in un unico corpo architettura e pedagogia, vive nella stretta relazione tra la definizione di uno spazio adeguato a chi abita quotidianamente questi luoghi didattici e un preciso modello formativo più generale aderente alla società del proprio tempo, capace di immaginare spazi educativi corrispondenti al presente e al futuro prossimo attraverso una trascrizione coerente dei modi della conoscenza. Singolarità e generalità si saldano in un equilibrio necessario a comprendere ogni diversità entro comuni esigenze; una comunità di originali oggetti lavorati a mano, mai uguali, accumunati dalla loro naturale umanità. L’architettura della Scuola rappresenta, per questa ragione profonda, la possibilità più concreta per desiderare e immaginare forme corrispondenti ad un preciso modello di insegnamento, interpretando con onestà le molteplici esigenze alla base di questo tema che accoglie al suo interno minime sfumature, differenti caratterizzazioni, singolari accenti, controverse interpretazioni di un periodo della vita umana che racchiude in poco tempo le maggiori trasformazioni. La difficile quanto desiderata relazione tra Architettura e Pedagogia, tra ambiente e pensiero educativo, non è questione nuova anche se, senza dubbio, gli ultimi vent’anni hanno ripreso con maggiore determinazione una questione per lungo tempo sopita al di sotto di un comodo capro espiatorio: una normativa invecchiata che dal 1975 blocca sulla carta qualsiasi spinta utopica.
Il tempo della scuola. Il percorso lento di una nuova “Architettura Educatrice”
Claudia Tinazzi
2021-01-01
Abstract
L’idea di Scuola lega da sempre in un unico corpo architettura e pedagogia, vive nella stretta relazione tra la definizione di uno spazio adeguato a chi abita quotidianamente questi luoghi didattici e un preciso modello formativo più generale aderente alla società del proprio tempo, capace di immaginare spazi educativi corrispondenti al presente e al futuro prossimo attraverso una trascrizione coerente dei modi della conoscenza. Singolarità e generalità si saldano in un equilibrio necessario a comprendere ogni diversità entro comuni esigenze; una comunità di originali oggetti lavorati a mano, mai uguali, accumunati dalla loro naturale umanità. L’architettura della Scuola rappresenta, per questa ragione profonda, la possibilità più concreta per desiderare e immaginare forme corrispondenti ad un preciso modello di insegnamento, interpretando con onestà le molteplici esigenze alla base di questo tema che accoglie al suo interno minime sfumature, differenti caratterizzazioni, singolari accenti, controverse interpretazioni di un periodo della vita umana che racchiude in poco tempo le maggiori trasformazioni. La difficile quanto desiderata relazione tra Architettura e Pedagogia, tra ambiente e pensiero educativo, non è questione nuova anche se, senza dubbio, gli ultimi vent’anni hanno ripreso con maggiore determinazione una questione per lungo tempo sopita al di sotto di un comodo capro espiatorio: una normativa invecchiata che dal 1975 blocca sulla carta qualsiasi spinta utopica.File | Dimensione | Formato | |
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