La norma UNI 11018, riferimento normativo del 2003 per i «Rivestimenti e sistemi di ancoraggio per facciate ventilate a montaggio meccanico», definisce la facciata ventilata come «…un tipo di facciata a schermo avanzato in cui l’intercapedine tra il rivestimento e la parete è progettata in modo tale che l’aria in essa presente possa fluire per effetto camino in modo naturale e/o in modo artificialmente controllato, a seconda delle necessità stagionali e/o giornaliere, al fine di migliorarne le prestazioni termo-energetiche complessive». A novembre del 2021, ad aggiornare questa definizione ci pensa l’ANIT, Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico, attraverso la pubblicazione del manuale «Facciate ventilate», in cui viene segnalato che una facciata ventilata è «…un sistema di rivestimento dell’edificio tecnologicamente complesso, installato a secco e caratterizzato dalla presenza di un’intercapedine ventilata. È un sistema adatto sia agli edifici di nuova costruzione che a quelli in fase di riqualificazione poiché è in grado di offrire alte prestazioni energetiche e una grande flessibilità tecnologica e architettonica». Il manuale fa il punto sulle caratteristiche e sulle prestazioni di questo sistema, adottabile per interventi di riqualificazione e valorizzazione energetica del patrimonio edilizio esistente (rif. Ecobonus) e recupero/rinnovo della facciata esterna degli edifici esistenti, oltre al consolidamento della facciata esterna e coibentazione delle superfici opache della stessa (rif. Bonus Facciate). Nella sostanza, si evidenzia come la riqualificazione degli edifici esistenti stia diventando un tema ineludibile, per la sua funzione strategica, rispetto al miglioramento della qualità dell’ambiente urbano e al raggiungimento di elevati standard di efficienza energetica e di comfort ambientale. Per questa ragione, il rinnovamento del patrimonio edilizio esistente è questione piuttosto ragguardevole, visto l’obiettivo in gioco: perseguire l’eliminazione dei problemi di inefficienza energetica dell’ambiente costruito, specialmente difronte a soluzioni di involucro tutt’altro che performanti. Obiettivo raggiungibile mediante tecnologie e soluzioni tecniche innovative, quali i sistemi di rivestimento ventilato.

L'EFFICIENZA VISTA DA FUORI

R. BOLICI
2022-01-01

Abstract

La norma UNI 11018, riferimento normativo del 2003 per i «Rivestimenti e sistemi di ancoraggio per facciate ventilate a montaggio meccanico», definisce la facciata ventilata come «…un tipo di facciata a schermo avanzato in cui l’intercapedine tra il rivestimento e la parete è progettata in modo tale che l’aria in essa presente possa fluire per effetto camino in modo naturale e/o in modo artificialmente controllato, a seconda delle necessità stagionali e/o giornaliere, al fine di migliorarne le prestazioni termo-energetiche complessive». A novembre del 2021, ad aggiornare questa definizione ci pensa l’ANIT, Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico, attraverso la pubblicazione del manuale «Facciate ventilate», in cui viene segnalato che una facciata ventilata è «…un sistema di rivestimento dell’edificio tecnologicamente complesso, installato a secco e caratterizzato dalla presenza di un’intercapedine ventilata. È un sistema adatto sia agli edifici di nuova costruzione che a quelli in fase di riqualificazione poiché è in grado di offrire alte prestazioni energetiche e una grande flessibilità tecnologica e architettonica». Il manuale fa il punto sulle caratteristiche e sulle prestazioni di questo sistema, adottabile per interventi di riqualificazione e valorizzazione energetica del patrimonio edilizio esistente (rif. Ecobonus) e recupero/rinnovo della facciata esterna degli edifici esistenti, oltre al consolidamento della facciata esterna e coibentazione delle superfici opache della stessa (rif. Bonus Facciate). Nella sostanza, si evidenzia come la riqualificazione degli edifici esistenti stia diventando un tema ineludibile, per la sua funzione strategica, rispetto al miglioramento della qualità dell’ambiente urbano e al raggiungimento di elevati standard di efficienza energetica e di comfort ambientale. Per questa ragione, il rinnovamento del patrimonio edilizio esistente è questione piuttosto ragguardevole, visto l’obiettivo in gioco: perseguire l’eliminazione dei problemi di inefficienza energetica dell’ambiente costruito, specialmente difronte a soluzioni di involucro tutt’altro che performanti. Obiettivo raggiungibile mediante tecnologie e soluzioni tecniche innovative, quali i sistemi di rivestimento ventilato.
2022
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