“Viviamo assediati dal rumore, sottomessi al ritmo sincopato e frenetico di un’attualità che lancia fugaci lampi sul mondo per suscitare immagini istantanee che scompaiono prima che le possiamo catturare” (Carlos Martí Aris 2002, 119). Vi sono, però, ambiti nei quali il silenzio, la memoria, la traccia, i vincoli sociali e i valori identitari nei quali si manifesta lo spirito dei luoghi sono ancora forti ed è a questi aspetti che volgono le mie ricerche. Parte dei miei studi ha per oggetto l’arte e il dialogo simbiotico che instaura con l’architettura in cui viene esposta. La partecipazione a progetti di ricerca internazionali e la convinzione che la ricerca finanziata imponga un impegno etico mi ha, poi, spinto verso temi museografici dalle più forti ricadute sociali, quali la valorizzazione dei patrimoni culturali materiali, lo studio di reti museali diffuse, la trasmissione di “archeologie della memoria” legate a episodi drammatici della storia europea (fortificazioni, luoghi controversi, e i monumenti divisivi come gli Spomenik nella ex-Jugoslavia). In queste esperienze è stata fondamentale la collaborazione con esperti di altre discipline (antropologia, scienze dell’educazione, museologia, arte, comunicazione), che si è rivelata importante per comprendere le criticità che accompagnano progetti di musealizzazione e allestimento di patrimoni difficili. Un ulteriore filone di ricerca riguarda l’abitare collettivo. L’esito di prime riflessioni condotte con Viviana Saitto dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” sul fallimento delle megastrutture di residenza sociale è stato raccolto nel 2018 in Utopia S.r.l. e il lavoro continua con lo studio delle strategie di riqualificazione d’interni di complessi iconici, alternative all’abbattimento e coerenti con le visioni architettoniche e sociali originali.Sono, infine, coinvolta in progetti che vertono sulle strategie di rivitalizzazione di spazi pubblici marginali attraverso interventi di “architettura tattica”.

Patrimoni silenti: Pratiche museografiche e culture del progetto a forte impatto sociale

Cristina F. Colombo
2021-01-01

Abstract

“Viviamo assediati dal rumore, sottomessi al ritmo sincopato e frenetico di un’attualità che lancia fugaci lampi sul mondo per suscitare immagini istantanee che scompaiono prima che le possiamo catturare” (Carlos Martí Aris 2002, 119). Vi sono, però, ambiti nei quali il silenzio, la memoria, la traccia, i vincoli sociali e i valori identitari nei quali si manifesta lo spirito dei luoghi sono ancora forti ed è a questi aspetti che volgono le mie ricerche. Parte dei miei studi ha per oggetto l’arte e il dialogo simbiotico che instaura con l’architettura in cui viene esposta. La partecipazione a progetti di ricerca internazionali e la convinzione che la ricerca finanziata imponga un impegno etico mi ha, poi, spinto verso temi museografici dalle più forti ricadute sociali, quali la valorizzazione dei patrimoni culturali materiali, lo studio di reti museali diffuse, la trasmissione di “archeologie della memoria” legate a episodi drammatici della storia europea (fortificazioni, luoghi controversi, e i monumenti divisivi come gli Spomenik nella ex-Jugoslavia). In queste esperienze è stata fondamentale la collaborazione con esperti di altre discipline (antropologia, scienze dell’educazione, museologia, arte, comunicazione), che si è rivelata importante per comprendere le criticità che accompagnano progetti di musealizzazione e allestimento di patrimoni difficili. Un ulteriore filone di ricerca riguarda l’abitare collettivo. L’esito di prime riflessioni condotte con Viviana Saitto dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” sul fallimento delle megastrutture di residenza sociale è stato raccolto nel 2018 in Utopia S.r.l. e il lavoro continua con lo studio delle strategie di riqualificazione d’interni di complessi iconici, alternative all’abbattimento e coerenti con le visioni architettoniche e sociali originali.Sono, infine, coinvolta in progetti che vertono sulle strategie di rivitalizzazione di spazi pubblici marginali attraverso interventi di “architettura tattica”.
2021
Interni: Nuove geografie della ricerca
9788891650634
Museografia
Musei diffusi
Abitare collettivo
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