La pandemia ha accelerato la spinta verso la digitalizzazione dei processi nella ricerca e nella didattica e contribuito a rinnovare la discussione sull’insegnamento del restauro: quali saranno gli effetti per una disciplina che ha fondato il proprio statuto scientifico sulla dialettica tra tempo e materia, e contribuito a definire il moderno concetto di autenticità? Quali le conseguenze per un metodo didattico che unisce insegnamento frontale, apprendimento cooperativo e learning by doing sul campo, a contatto con l’edificio storico? Come dipanare i temi fondamentali (autenticità, valore, degrado e sua storia, miglioramento energetico e strutturale…) sulla base di una conoscenza del costruito maturata solo ‘in contumacia’? Come rinnovare la dialettica con l’area della rappresentazione, partner stabile nella didattica del restauro? L’insegnamento del restauro è da tempo oggetto di un dibattito interno, che ha fotografato un articolato quadro nazionale e tentato un suo posizionamento internazionale. Questo testo propone una riflessione sugli effetti della DAD per il restauro dell’architettura, e illustra quanto osservato insegnando Restauro (6 CF) presso la Scuola di Architettura, Urbanistica e Ingegneria Civile del Politecnico di Milano per quattro semestri consecutivi, mettendo in luce alcuni rischi e opportunità di questa esperienza
Imparare dalla pandemia. Insegnare restauro dell’architettura in tempo di Covid-19
d. del curto
2021-01-01
Abstract
La pandemia ha accelerato la spinta verso la digitalizzazione dei processi nella ricerca e nella didattica e contribuito a rinnovare la discussione sull’insegnamento del restauro: quali saranno gli effetti per una disciplina che ha fondato il proprio statuto scientifico sulla dialettica tra tempo e materia, e contribuito a definire il moderno concetto di autenticità? Quali le conseguenze per un metodo didattico che unisce insegnamento frontale, apprendimento cooperativo e learning by doing sul campo, a contatto con l’edificio storico? Come dipanare i temi fondamentali (autenticità, valore, degrado e sua storia, miglioramento energetico e strutturale…) sulla base di una conoscenza del costruito maturata solo ‘in contumacia’? Come rinnovare la dialettica con l’area della rappresentazione, partner stabile nella didattica del restauro? L’insegnamento del restauro è da tempo oggetto di un dibattito interno, che ha fotografato un articolato quadro nazionale e tentato un suo posizionamento internazionale. Questo testo propone una riflessione sugli effetti della DAD per il restauro dell’architettura, e illustra quanto osservato insegnando Restauro (6 CF) presso la Scuola di Architettura, Urbanistica e Ingegneria Civile del Politecnico di Milano per quattro semestri consecutivi, mettendo in luce alcuni rischi e opportunità di questa esperienzaFile | Dimensione | Formato | |
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