Bob Noorda (Amsterdam, 1927 ‑ Milan, 2010) is considered one of the most important Italian graphic designers. Dutch by birth and training, since 1954 he was in Milan where he immediately began important professional collaborations (with Pirelli, for example). Each of us has met over and over again something designed by him: the signs for the Line 1 of the Milanese Underground (with Franco Albini and Franca Helg), the Feltrinelli books, the Mondadori brand, the typeface and the icons of Agip. These are just a few examples of the permanence of his work in our visual environment. Even after decades, many of his projects accompany us to the fruition of products and services. And they maintain their communicative strength, they are functional and aesthetically resolved. He is, therefore, a mature and established designer when, at the end of the Seventies, began to collaborate with the Italian Touring Club, the largest Italian association. And despite his status, he sets up the relationship by making himself available to the organization, with a tension towards collaboration and above all listening. The collaboration between Noorda and the Touring lasts for a long time, with continuity until the first half of the Nineties, with a brief resumption in 2004 for the Reportage book series. Since 1978, when he took care of the redesign of the logo, Noorda gradually not only gave a character to the Touring’s visual communication but made it recognizable to millions of Italians, so much so that it entered the imagination of several generations. And it does so by working in the interstices, building, renewing, regenerating the identity of the Association through humble, shrewd, respectful and cautious interventions. It demonstrates once again its ability to build systems, structures of coordination, recognition and distinction, rigorous but not rigid. His projects endow the organization with the visual authority necessary to adequately communicate its institutional authority.

Bob Noorda (Amsterdam, 1927 ‐ Milano, 2010) è considerato uno dei più importanti progettisti grafici italiani . Olandese di nascita e formazione, a partire dal 1954 è a Milano dove, da subito, inizia importanti collaborazioni professionali (con Pirelli, ad esempio). Ciascuno di noi ha incrociato più e più volte qualcosa progettato da lui: i segnali della Linea 1 della Metropolitana Milanese (con Franco Albini e Franca Helg), i libri della Feltrinelli, il marchio Mondadori, il carattere tipografico e le icone dell’Agip. Sono solo alcuni esempi della permanenza nel nostro ambiente visivo del suo lavoro. Anche a distanza di decenni, molti dei suoi progetti ci accompagnano alla fruizione di prodotti e servizi. E mantengono la loro forza comunicativa, sono funzionali ed esteticamente risolti. È quindi un progettista maturo e affermato quello che alla fine degli anni Settanta inizia a collaborare con il Touring Club Italiano, la più grande associazione italiana. E nonostante il suo status, imposta il rapporto mettendosi a disposizione dell’organizzazione, con una tensione alla collaborazione e soprattutto all’ascolto. La collaborazione tra Noorda e il Touring dura a lungo, con continuità fino alla prima metà degli anni Novanta, con una breve ripresa nel 2004 per la collana Reportage. A partire dal 1978, quando cura il redesign del marchio, Noorda conferisce gradualmente non solo un carattere alla comunicazione visiva del Touring, ma la rende riconoscibile a milioni di italiani tanto da entrare nell’immaginario di più generazioni. E lo fa lavorando negli interstizi, costruendo, rinnovando, rigenerando l’identità dell’Associazione attraverso interventi umili, accorti, rispettosi, cauti. Dimostra ancora una volta la sua capacità di costruire sistemi, strutture di coordinamento, riconoscibilità e distinzione, rigorosi ma non rigidi. I suoi progetti dotano l’organizzazione di quella autorevolezza visiva necessaria a comunicarne adeguatamente l’autorevolezza istituzionale.

Identità ed editoria del Touring Club Italiano. Bob Noorda, il grafico del viaggio

Francesco E. Guida
2021-01-01

Abstract

Bob Noorda (Amsterdam, 1927 ‑ Milan, 2010) is considered one of the most important Italian graphic designers. Dutch by birth and training, since 1954 he was in Milan where he immediately began important professional collaborations (with Pirelli, for example). Each of us has met over and over again something designed by him: the signs for the Line 1 of the Milanese Underground (with Franco Albini and Franca Helg), the Feltrinelli books, the Mondadori brand, the typeface and the icons of Agip. These are just a few examples of the permanence of his work in our visual environment. Even after decades, many of his projects accompany us to the fruition of products and services. And they maintain their communicative strength, they are functional and aesthetically resolved. He is, therefore, a mature and established designer when, at the end of the Seventies, began to collaborate with the Italian Touring Club, the largest Italian association. And despite his status, he sets up the relationship by making himself available to the organization, with a tension towards collaboration and above all listening. The collaboration between Noorda and the Touring lasts for a long time, with continuity until the first half of the Nineties, with a brief resumption in 2004 for the Reportage book series. Since 1978, when he took care of the redesign of the logo, Noorda gradually not only gave a character to the Touring’s visual communication but made it recognizable to millions of Italians, so much so that it entered the imagination of several generations. And it does so by working in the interstices, building, renewing, regenerating the identity of the Association through humble, shrewd, respectful and cautious interventions. It demonstrates once again its ability to build systems, structures of coordination, recognition and distinction, rigorous but not rigid. His projects endow the organization with the visual authority necessary to adequately communicate its institutional authority.
2021
Bob Noorda (Amsterdam, 1927 ‐ Milano, 2010) è considerato uno dei più importanti progettisti grafici italiani . Olandese di nascita e formazione, a partire dal 1954 è a Milano dove, da subito, inizia importanti collaborazioni professionali (con Pirelli, ad esempio). Ciascuno di noi ha incrociato più e più volte qualcosa progettato da lui: i segnali della Linea 1 della Metropolitana Milanese (con Franco Albini e Franca Helg), i libri della Feltrinelli, il marchio Mondadori, il carattere tipografico e le icone dell’Agip. Sono solo alcuni esempi della permanenza nel nostro ambiente visivo del suo lavoro. Anche a distanza di decenni, molti dei suoi progetti ci accompagnano alla fruizione di prodotti e servizi. E mantengono la loro forza comunicativa, sono funzionali ed esteticamente risolti. È quindi un progettista maturo e affermato quello che alla fine degli anni Settanta inizia a collaborare con il Touring Club Italiano, la più grande associazione italiana. E nonostante il suo status, imposta il rapporto mettendosi a disposizione dell’organizzazione, con una tensione alla collaborazione e soprattutto all’ascolto. La collaborazione tra Noorda e il Touring dura a lungo, con continuità fino alla prima metà degli anni Novanta, con una breve ripresa nel 2004 per la collana Reportage. A partire dal 1978, quando cura il redesign del marchio, Noorda conferisce gradualmente non solo un carattere alla comunicazione visiva del Touring, ma la rende riconoscibile a milioni di italiani tanto da entrare nell’immaginario di più generazioni. E lo fa lavorando negli interstizi, costruendo, rinnovando, rigenerando l’identità dell’Associazione attraverso interventi umili, accorti, rispettosi, cauti. Dimostra ancora una volta la sua capacità di costruire sistemi, strutture di coordinamento, riconoscibilità e distinzione, rigorosi ma non rigidi. I suoi progetti dotano l’organizzazione di quella autorevolezza visiva necessaria a comunicarne adeguatamente l’autorevolezza istituzionale.
Graphic design, corporate identity, publishing, Bob Noorda
Graphic design, identità visiva, editoria, Bob Noorda
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1191996
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