Le celebrazioni del 1921 per il sesto centenario della morte di Dante determinarono una serie di studi e relative pubblicazioni riferite, in particolar modo, alle città di Ravenna, Firenze e Verona. Sempre negli anni ’20 del XX secolo si registra un rinnovato interesse per la città medievale, sia da parte di studiosi europei che statunitensi, con particolare attenzione al contesto italiano, descritto nei versi danteschi attraverso le componenti principali: le realizzazioni architettoniche, le cinte murarie e le torri, l’attività mercantile, la rivalità tra città, gli ordini monastici e il loro assetto urbano, la svolta politica delle Signorìe.
Le città al tempo di Dante: una questione storiografica?
Damiano Iacobone
2021-01-01
Abstract
Le celebrazioni del 1921 per il sesto centenario della morte di Dante determinarono una serie di studi e relative pubblicazioni riferite, in particolar modo, alle città di Ravenna, Firenze e Verona. Sempre negli anni ’20 del XX secolo si registra un rinnovato interesse per la città medievale, sia da parte di studiosi europei che statunitensi, con particolare attenzione al contesto italiano, descritto nei versi danteschi attraverso le componenti principali: le realizzazioni architettoniche, le cinte murarie e le torri, l’attività mercantile, la rivalità tra città, gli ordini monastici e il loro assetto urbano, la svolta politica delle Signorìe.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.