The Sacro Monte’s chapel of La Visitazione and the pictorial series by the Fiammenghini on the pillars of Chiaravalle Abbey are two examples of prospective projection on cylindric surfaces, both of them executed in Lombard area in the XVII century. In the case of Ossuccio, on the inner concave surface of the chapel, is like a background to Elisabeth and Zachariah welcoming Maria and Joseph, it is represented an architectonical complex with longitudinal development, that seems to be in contrast with the shape of the real space. The prospective restitution revealed that the fresco portrays a cross vault, considered a typological paradigm of pilgrims’ hospitality places. In Chiaravalle, Saints and Cistercian’s Bishops, are portayed on the cylindric pillars’ concave surfaces placed into curvilinear and trabeated recess. The analysis shows how the pictorial realisation, even if it is inserted into a typical Cistercian reticular constructive system, transformed the central nave into a united space, characterized by the juxtaposition of prospective niche, like the scenic staging for representing the Mystères, to which the spectator attended moving along a linear trajectory. The two case studies were therefore united by the use of perspective not as a simple projective device to perceptually expand the real space, but as a knowledge that - increased by the numerous contributions and skills drawn from astronomy, geodesy and scenography - can generate spatially and architecturally different places, independent from those physically existing.

La Cappella della Visitazione del Sacro Monte e il ciclo pittorico realizzato dai Fiammenghini sui piloni dell'Abbazia di Chiaravalle costituiscono due esempi, entrambi in area lombarda e del XVII secolo, di proiezione prospettica su superfici cilindriche. Nel caso di Ossuccio, sulla superficie concava interna della cappella, che fa da sfondo alle statue di Elisabetta e Zaccaria che accolgono Maria e Giuseppe, è rappresentato un complesso architettonico a sviluppo longitudinale, in apparente conflitto con la forma dello spazio reale. La restituzione prospettica h rivelato che l'affresco ritrae invece una volta a crociera, paradigma tipologico dei luoghi di accoglienza dei pellegrini. A Chiaravalle, i Santi e i Vescovi dell’ordine cistercense raffigurati sulle superfici concave dei pilastri cilindrici, sono posti in nicchie curvilinee e trabeate. L'analisi ha mostrato come il ciclo pittorico, pur inserito nel sistema costruttivo reticolare cistercense, abbia trasformato la navata centrale in uno spazio unitario, caratterizzato dall'accostamento in serie di nicchie prospettiche, simile all'allestimento scenico per la rappresentazione dei Mystères, a cui lo spettatore assisteva muovendosi lungo una traiettoria lineare. I due casi studio sono risultati pertanto accomunati dall’uso della prospettiva non come un semplice dispositivo proiettivo per espandere percettivamente lo spazio reale, ma come un sapere che – incrementato dai numerosi contributi e competenze tratti dall'astronomia, geodesia e scenografia –capace di generare realtà spazialmente e architettonicamente diverse e indipendenti da quelle fisicamente esistenti.

Costruzione dell’inganno architettonico. Due casi di proiezione prospettica su superficie cilindrica. / The creation of the architectural deception. Two cases of prespective projections on cylindrical surface

M. P. Iarossi;C. Santacroce
2021-01-01

Abstract

The Sacro Monte’s chapel of La Visitazione and the pictorial series by the Fiammenghini on the pillars of Chiaravalle Abbey are two examples of prospective projection on cylindric surfaces, both of them executed in Lombard area in the XVII century. In the case of Ossuccio, on the inner concave surface of the chapel, is like a background to Elisabeth and Zachariah welcoming Maria and Joseph, it is represented an architectonical complex with longitudinal development, that seems to be in contrast with the shape of the real space. The prospective restitution revealed that the fresco portrays a cross vault, considered a typological paradigm of pilgrims’ hospitality places. In Chiaravalle, Saints and Cistercian’s Bishops, are portayed on the cylindric pillars’ concave surfaces placed into curvilinear and trabeated recess. The analysis shows how the pictorial realisation, even if it is inserted into a typical Cistercian reticular constructive system, transformed the central nave into a united space, characterized by the juxtaposition of prospective niche, like the scenic staging for representing the Mystères, to which the spectator attended moving along a linear trajectory. The two case studies were therefore united by the use of perspective not as a simple projective device to perceptually expand the real space, but as a knowledge that - increased by the numerous contributions and skills drawn from astronomy, geodesy and scenography - can generate spatially and architecturally different places, independent from those physically existing.
2021
L’eredità di Bramante, tra spazio virtuale e proto-design.
9788835130062
La Cappella della Visitazione del Sacro Monte e il ciclo pittorico realizzato dai Fiammenghini sui piloni dell'Abbazia di Chiaravalle costituiscono due esempi, entrambi in area lombarda e del XVII secolo, di proiezione prospettica su superfici cilindriche. Nel caso di Ossuccio, sulla superficie concava interna della cappella, che fa da sfondo alle statue di Elisabetta e Zaccaria che accolgono Maria e Giuseppe, è rappresentato un complesso architettonico a sviluppo longitudinale, in apparente conflitto con la forma dello spazio reale. La restituzione prospettica h rivelato che l'affresco ritrae invece una volta a crociera, paradigma tipologico dei luoghi di accoglienza dei pellegrini. A Chiaravalle, i Santi e i Vescovi dell’ordine cistercense raffigurati sulle superfici concave dei pilastri cilindrici, sono posti in nicchie curvilinee e trabeate. L'analisi ha mostrato come il ciclo pittorico, pur inserito nel sistema costruttivo reticolare cistercense, abbia trasformato la navata centrale in uno spazio unitario, caratterizzato dall'accostamento in serie di nicchie prospettiche, simile all'allestimento scenico per la rappresentazione dei Mystères, a cui lo spettatore assisteva muovendosi lungo una traiettoria lineare. I due casi studio sono risultati pertanto accomunati dall’uso della prospettiva non come un semplice dispositivo proiettivo per espandere percettivamente lo spazio reale, ma come un sapere che – incrementato dai numerosi contributi e competenze tratti dall'astronomia, geodesia e scenografia –capace di generare realtà spazialmente e architettonicamente diverse e indipendenti da quelle fisicamente esistenti.
Architectural perspective, Ossuccio, Chiaravalle Milanese
Prospettive architettoniche, Quadraturismo, Ossuccio, Chiaravalle Milanese
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1191538
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