The Preppers’ movement – which comes from “preparedness” – was born in the United States in the late 1960s, and it lays on actively preparing for a potential emergency. Environmental catastrophes, economic collapse, pandemic: for them, human survival depends on designing safe and self-sufficient spaces. Through the analysis of a series of Preppers’ shelters, the contribution aims to trace some of the characters of this architecture of paranoia that, albeit extreme, offers a perspective on the different approaches to control, by the design, an increasingly indeterminate and uncertain reality.

Il movimento prepper – che deriva dall’inglese preparedness, ovvero “preparazione” – nasce negli Stati Uniti negli anni ’60 e si fonda sul prepararsi attivamente a una possibile emergenza. Catastrofi ambientali, collasso economico, pandemia: per loro, la sopravvivenza umana dipende dalla progettazione di uno spazio sicuro e autosufficiente. Attraverso l’analisi di una serie di rifugi prepper, il contributo delinea alcuni caratteri di questa architettura della paranoia che, se pure estrema, offre una prospettiva sul tentativo di controllo da parte dell’uomo di una realtà sempre più incerta e indeterminata.

Prepper Architecture: Architetture off-grid per la catastrofe.

B. Balducci
2021-01-01

Abstract

The Preppers’ movement – which comes from “preparedness” – was born in the United States in the late 1960s, and it lays on actively preparing for a potential emergency. Environmental catastrophes, economic collapse, pandemic: for them, human survival depends on designing safe and self-sufficient spaces. Through the analysis of a series of Preppers’ shelters, the contribution aims to trace some of the characters of this architecture of paranoia that, albeit extreme, offers a perspective on the different approaches to control, by the design, an increasingly indeterminate and uncertain reality.
2021
Il movimento prepper – che deriva dall’inglese preparedness, ovvero “preparazione” – nasce negli Stati Uniti negli anni ’60 e si fonda sul prepararsi attivamente a una possibile emergenza. Catastrofi ambientali, collasso economico, pandemia: per loro, la sopravvivenza umana dipende dalla progettazione di uno spazio sicuro e autosufficiente. Attraverso l’analisi di una serie di rifugi prepper, il contributo delinea alcuni caratteri di questa architettura della paranoia che, se pure estrema, offre una prospettiva sul tentativo di controllo da parte dell’uomo di una realtà sempre più incerta e indeterminata.
Prepper, Architecture, Disaster preparedness, Catastrophe, Risk
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