Sostenibilità: l’architettura come manifesto di un’epoca/Sustainability: architecture as the manifesto of an era

Like monuments, infrastructures and public buildings which have always identified the genetics of a civilization, corporate architecture too is about to become the material embodiment of the dominant thought of an era. The building, the result of a constant dialogue between theory and practice of the project, is the physical manifesto of abstract paradigms, the theoretical expression of a book written in stone. The city and the region, at the same time, absorb the effect of the composition and succession of different architectures, becoming in turn a theater of constructions, where each paragraph is the narrative brick in a story that relates to tales connected with the transformation of landscape, environment and places. As an objectual phenomenon as well as a unified element that is part of a system, architecture is born, lives and often dies due to its changing relationship with the functions it is intended to represent. In this context, its promoter and user become an integral part of it, in particular in the case of architecture with a corporate vocation, representing its dynamic constituent elements, bearers of values that, precisely as a heteronomous discipline, it seeks to transform into a physical event. An architecture that, in its pursuit of sustainability, attains comprehensive meanings by skillfully incorporating the environmental, economic and social dimensions.

Al pari dei monumenti, delle infrastrutture, degli edifici pubblici che da sempre identificano la genetica di una civiltà, anche l’architettura aziendale si approssima a divenire la materica traduzione del pensiero dominante di un’epoca. L’opera costruita, esito di un costante dialogo tra teoria e prassi del progetto, rappresenta il manifesto fisico di paradigmi astratti: l’espressione teorica di un libro scritto attraverso la pietra. La città e il territorio, al contempo, assorbono l’esito della composizione e della successione di più architetture, divenendo a loro volta un teatro di costruzioni dove ogni paragrafo rappresenta il mattone narrativo di una storia, che rimanda a racconti connessi alla trasformazione del paesaggio, dell’ambiente, dei luoghi. In quanto fenomeno oggettuale e al tempo stesso elemento unitario appartenente a un sistema, l’architettura nasce, vive e sovente muore in ragione del rap-porto differente che essa ha con le istanze che intende rappresentare. In tale contesto, il suo promotore e utilizzatore ne diventano parte integrante, in particolare nel caso dell’architettura a vocazione aziendale, rap-presentandone gli elementi costitutivi dinamici, portatori di valori che, proprio in qualità di disciplina eteronoma, essa cerca di tradurre in evento fisico. Un’architettura che, nel suo perseguire istanze di sostenibilità, approda a significati globali incorporando con sapienza la dimensione ambientale, economica, sociale.