Dalla sintesi alla pagina web del video. Giuseppe Caglioti, Vittorino Andreoli, Giorgio Benedek, Tatiana V. Tchouvileva e Luigi Cocchiarella discutono del volume Odi et amo. Ambiguità percettive e pensiero quantistico, di Giuseppe Caglioti, Tatiana V. Tchouvileva e Luigi Cocchiarella, con prefazione di Giorgio Benedek e postfazione di Vittorino Andreoli, pubblicato da Mimesis nel 2021. Dopo avere illustrato il contenuto e gli scopi della pubblicazione, gli intervistati rispondono ad alcune domande, sullo stato di effettiva comprensione della rivoluzione della fisica quantistica, a cento anni dalla sua scoperta, sul valore culturale dell'ambiguità e sulle relazioni che intercorrono tra l'ambiguità, la bellezza e l'amore, sull’ipotesi che parlare di cervello deterministico, di cervello plastico e di meccanica quantistica della mente sia un ossimoro, sul rapporto che esiste tra la fisica quantistica e l’esplorazione della nostra mente, sul modo in cui debba intendersi il concetto di cultura nelle sue infinite articolazioni umanistiche e scientifiche, su quali siano le maggiori implicazioni di carattere filosofico della fisica quantistica in relazione all'esperienza estetica per la cultura e la società e sul motivo per il quale le figure sono tanto significative per la rappresentazione visiva di concetti fondamentali della fisica quantistica, dell'arte e del nostro essere umani. Introduce e conclude la discussione l’avvocato Michele Gerace, ideatore della Scuola sulla Complessità.
Documentario TV per RAI CULTURA (sezione Filosofia della Scienza) - Odi et amo. Ambiguità percettive e pensiero quantistico - Con G. Caglioti, T. Tchouvileva, L. Cocchiarella, e la partecipazione di G. Benedek, V. Andreoli - Conduce M. Gerace
G. Caglioti;T. Tchouvileva;L. Cocchiarella
2021-01-01
Abstract
Dalla sintesi alla pagina web del video. Giuseppe Caglioti, Vittorino Andreoli, Giorgio Benedek, Tatiana V. Tchouvileva e Luigi Cocchiarella discutono del volume Odi et amo. Ambiguità percettive e pensiero quantistico, di Giuseppe Caglioti, Tatiana V. Tchouvileva e Luigi Cocchiarella, con prefazione di Giorgio Benedek e postfazione di Vittorino Andreoli, pubblicato da Mimesis nel 2021. Dopo avere illustrato il contenuto e gli scopi della pubblicazione, gli intervistati rispondono ad alcune domande, sullo stato di effettiva comprensione della rivoluzione della fisica quantistica, a cento anni dalla sua scoperta, sul valore culturale dell'ambiguità e sulle relazioni che intercorrono tra l'ambiguità, la bellezza e l'amore, sull’ipotesi che parlare di cervello deterministico, di cervello plastico e di meccanica quantistica della mente sia un ossimoro, sul rapporto che esiste tra la fisica quantistica e l’esplorazione della nostra mente, sul modo in cui debba intendersi il concetto di cultura nelle sue infinite articolazioni umanistiche e scientifiche, su quali siano le maggiori implicazioni di carattere filosofico della fisica quantistica in relazione all'esperienza estetica per la cultura e la società e sul motivo per il quale le figure sono tanto significative per la rappresentazione visiva di concetti fondamentali della fisica quantistica, dell'arte e del nostro essere umani. Introduce e conclude la discussione l’avvocato Michele Gerace, ideatore della Scuola sulla Complessità.File | Dimensione | Formato | |
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