L’esperienza al centro del contributo è riferita all’Architectural Design Studio "Intergenerational dialogues in the Milanese suburbs" (Politecnico di Milano, Scuola Auic, Master of Science in Architectural and Urban Design) tenuto nel corso del secondo semestre 2019/20, in pieno lockdown. Di fronte alle particolari circostanze si è reso necessario ripensare il programma del laboratorio in virtù degli strumenti a disposizione, dell’impossibilità di effettuare sopralluoghi nell’area di progetto e della grande eterogeneità nelle provenienze degli studenti. Lo strumento del racconto ha assunto un ruolo chiave in tutte le fasi di lavoro: esplorazioni urbane, progetto urbano, progetto architettonico dettagliato. L’ambito di progetto ha interessato una porzione estesa del tessuto urbano milanese, compreso tra via Palmanova, via Padova e viale Monza, nel settore nordorientale della città. Il racconto ha rappresentato l’occasione per immaginare storie di vita quotidiana narrate dal punto di vista di anziani e bambini: la loro interazione e gli spazi che la consentono e valorizzano sono stati assunti nel laboratorio come centrali. Nella fase di esplorazione urbana, impossibilitati a percorrere fisicamente gli ambiti di progetto, i nostri studenti hanno virtualmente viaggiato nello spazio e nel tempo. Hanno dapprima immaginato storie di vita quotidiane ambientate a inizio Novecento e nel presente, acquisendo con loro familiarità grazie ad un lavoro critico sulla cartografia storica affiancato da un confronto con lo stato attuale e dalla possibilità di percorrere virtualmente gli stessi luoghi grazie a strumenti digitali. Ciascuno studente ha così iniziato a costruire un user journey, composto da un racconto e da rappresentazioni diagrammatiche dei luoghi attraversati. Questo strumento ha successivamente accompagnato le fasi progettuali. L’atto dell’immaginazione, non più riferito a passato e presente ma proteso verso configurazioni future, si è così configurato attraverso il racconto come uno strumento in grado di comunicare prefigurazioni progettuali.

Il racconto come strumento del progetto. Esperimenti di comunicazione del movimento e delle interazioni spaziali nella didattica a distanza

Elena Fontanella;Pierre-Alain Croset
2021-01-01

Abstract

L’esperienza al centro del contributo è riferita all’Architectural Design Studio "Intergenerational dialogues in the Milanese suburbs" (Politecnico di Milano, Scuola Auic, Master of Science in Architectural and Urban Design) tenuto nel corso del secondo semestre 2019/20, in pieno lockdown. Di fronte alle particolari circostanze si è reso necessario ripensare il programma del laboratorio in virtù degli strumenti a disposizione, dell’impossibilità di effettuare sopralluoghi nell’area di progetto e della grande eterogeneità nelle provenienze degli studenti. Lo strumento del racconto ha assunto un ruolo chiave in tutte le fasi di lavoro: esplorazioni urbane, progetto urbano, progetto architettonico dettagliato. L’ambito di progetto ha interessato una porzione estesa del tessuto urbano milanese, compreso tra via Palmanova, via Padova e viale Monza, nel settore nordorientale della città. Il racconto ha rappresentato l’occasione per immaginare storie di vita quotidiana narrate dal punto di vista di anziani e bambini: la loro interazione e gli spazi che la consentono e valorizzano sono stati assunti nel laboratorio come centrali. Nella fase di esplorazione urbana, impossibilitati a percorrere fisicamente gli ambiti di progetto, i nostri studenti hanno virtualmente viaggiato nello spazio e nel tempo. Hanno dapprima immaginato storie di vita quotidiane ambientate a inizio Novecento e nel presente, acquisendo con loro familiarità grazie ad un lavoro critico sulla cartografia storica affiancato da un confronto con lo stato attuale e dalla possibilità di percorrere virtualmente gli stessi luoghi grazie a strumenti digitali. Ciascuno studente ha così iniziato a costruire un user journey, composto da un racconto e da rappresentazioni diagrammatiche dei luoghi attraversati. Questo strumento ha successivamente accompagnato le fasi progettuali. L’atto dell’immaginazione, non più riferito a passato e presente ma proteso verso configurazioni future, si è così configurato attraverso il racconto come uno strumento in grado di comunicare prefigurazioni progettuali.
2021
ProArch4|Webinar Meeting. Design Research Languages. Architectural design as research product and possible communication tools. Tavoli tematici: contributi
979-12-80379-00-9
racconto, progetto, interazioni spaziali
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