Il paper vuole portare alla luce il processo di creazione di una rete tra soggetti differenti (associazioni, cooperative, consorzi, singoli professionisti e accademici) che lavorano in territori diversi del nostro paese attorno al tema della coabitazione tra persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare in varie progettazioni sociali che hanno anche un contenuto abitativo e che sono organizzate da attori collettivi (e che quindi non sono individuali e auto-organizzate). La rete, per il momento informale, si è costituita per provare a raccogliere e discutere esperienze e possibili approcci comuni allo sviluppo e alla valorizzazione di iniziative in cui la condivisione di spazi domestici (quindi in alloggi di civile abitazione e non in strutture collettive) costituisce un ingrediente dell’azione educativa, assistenziale e sociosanitaria. Molte di queste esperienze hanno un carattere perlopiù sperimentale e, per quanto innovative, sono anche molto fragili dal punto di vista del loro inserimento negli ecosistemi di welfare locale. La rete si pone come soggetto e spazio-tempo dedicato alla raccolta del sapere che i progetti hanno e continuano a generare e che va raccolto, metabolizzato e documentato anche a fronte della proliferazione di progettualità che prevedano che le persone vivano insieme per rispondere a problemi diversi, sia nell’area dell’agio che del disagio. La costruzione di questa rete ha preso abbrivio a seguito di un convegno sull’abitare solidale organizzato dall’Associazione A.M.A. di Trento nell’autunno del 2019. In quell’occasione, diversi attori nazionali –protagonisti sia di ricerche, sia di programmi di coabitazioni- hanno presentatole loro esperienze. Dalle tante testimonianze sono sorti interrogativi per una riflessione collettiva che, successivamente, ha trovato “casa” nella rete la cui evoluzione presentiamo qui. Il suo principio ispiratore è dato da una comune sensazione che le prassi portano a delle conoscenze e che queste conoscenze possano servire per l’avvio o il consolidamento di nuove prassi. Queste finora non sono state documentate né lette in modo sistematico e condiviso. La rete si è data il compito di ragionare insieme sul variegato mondo delle pratiche in atto, dei loro limiti e opportunità, dei loro punti di forza e di debolezza, delle loro possibili evoluzioni. In questo contributo presentiamo i presupposti su cui la rete è stata costituita, le attività portate avanti in questo anno di lavoro congiunto (seminari, partecipazione a bandi e call for ideas, piccole consulenze, attività di ricerca, preparazione di una pubblicazione), gli spunti di riflessione da essa emerse e gli obiettivi che si è data per il prossimo futuro -in primis la sua formalizzazione- con un focus specifico sulle forme e modalità con cui intende interagire con altri soggetti pubblici e privato per incidere sui sistemi di welfare locali, modificandone alcune logiche prevalenti. Si dà anche conto di che cosa ha significato fare rete in un contesto pandemico come quello in cui ci si è trovati tra il 2020 e 2021.

Una rete in formazione per la valorizzazione delle iniziative di coabitazione organizzata nella progettazione sociale

G. Costa;
2021-01-01

Abstract

Il paper vuole portare alla luce il processo di creazione di una rete tra soggetti differenti (associazioni, cooperative, consorzi, singoli professionisti e accademici) che lavorano in territori diversi del nostro paese attorno al tema della coabitazione tra persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare in varie progettazioni sociali che hanno anche un contenuto abitativo e che sono organizzate da attori collettivi (e che quindi non sono individuali e auto-organizzate). La rete, per il momento informale, si è costituita per provare a raccogliere e discutere esperienze e possibili approcci comuni allo sviluppo e alla valorizzazione di iniziative in cui la condivisione di spazi domestici (quindi in alloggi di civile abitazione e non in strutture collettive) costituisce un ingrediente dell’azione educativa, assistenziale e sociosanitaria. Molte di queste esperienze hanno un carattere perlopiù sperimentale e, per quanto innovative, sono anche molto fragili dal punto di vista del loro inserimento negli ecosistemi di welfare locale. La rete si pone come soggetto e spazio-tempo dedicato alla raccolta del sapere che i progetti hanno e continuano a generare e che va raccolto, metabolizzato e documentato anche a fronte della proliferazione di progettualità che prevedano che le persone vivano insieme per rispondere a problemi diversi, sia nell’area dell’agio che del disagio. La costruzione di questa rete ha preso abbrivio a seguito di un convegno sull’abitare solidale organizzato dall’Associazione A.M.A. di Trento nell’autunno del 2019. In quell’occasione, diversi attori nazionali –protagonisti sia di ricerche, sia di programmi di coabitazioni- hanno presentatole loro esperienze. Dalle tante testimonianze sono sorti interrogativi per una riflessione collettiva che, successivamente, ha trovato “casa” nella rete la cui evoluzione presentiamo qui. Il suo principio ispiratore è dato da una comune sensazione che le prassi portano a delle conoscenze e che queste conoscenze possano servire per l’avvio o il consolidamento di nuove prassi. Queste finora non sono state documentate né lette in modo sistematico e condiviso. La rete si è data il compito di ragionare insieme sul variegato mondo delle pratiche in atto, dei loro limiti e opportunità, dei loro punti di forza e di debolezza, delle loro possibili evoluzioni. In questo contributo presentiamo i presupposti su cui la rete è stata costituita, le attività portate avanti in questo anno di lavoro congiunto (seminari, partecipazione a bandi e call for ideas, piccole consulenze, attività di ricerca, preparazione di una pubblicazione), gli spunti di riflessione da essa emerse e gli obiettivi che si è data per il prossimo futuro -in primis la sua formalizzazione- con un focus specifico sulle forme e modalità con cui intende interagire con altri soggetti pubblici e privato per incidere sui sistemi di welfare locali, modificandone alcune logiche prevalenti. Si dà anche conto di che cosa ha significato fare rete in un contesto pandemico come quello in cui ci si è trovati tra il 2020 e 2021.
2021
coabitazione organizzata
politiche abitative
politiche sociali
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