Viste le complesse tematiche che mettono in campo il tema della rigenerazione urbana e l’importanza degli spazi pubblici, ritengo che sia fondamentale riflettere sia su quale approccio adottare sia su quali strumenti utilizzare nei processi di trasformazione urbana affinché questi siano sostenibili non solo per l’ambiente in sé ma anche per la persone che vi vivono. Progettare città e comunità sostenibili in modo integrato, vuole anche dire saper integrare una visione a lungo termine con iniziative bottom-up. Questo richiede un cambio di paradigma perchè non prevede solo una pianificazione top-down (necessaria comunque per mantenere la direzione della visione a lungo termine), ma richiede anche una lettura delle pratiche spontanee per capire come integrarle. Aspetto questo che può combinare molteplici micro-step di sperimentazione-partecipazione-verifica, con il macro-processo di trasformazione urbana. Grazie alle esperienze maturate, alle considerazioni effettuate e dal confronto con gli strumenti programmatici esistenti (il PEBA e il Piano per l’Accessibilità) ho provato ad elaborare un modello ragionato del processo progettuale effettuando un’operazione di astrazione rispetto alle esperienze concrete del fare. Un modello che si propone come approccio ai temi dell’accessibilità e dell’inclusione e che considera il ruolo degli utenti, le caratteristiche del luogo, specifiche analisi dello stato di fatto, suggerisce strumenti operativi, valuta priorità di intervento e costruisce un sistema di interventi.
Accessibilità urbana per rigenerare tessuti sociali e urbani: un nuovo processo di trasformazione.
Stefania Campioli
2020-01-01
Abstract
Viste le complesse tematiche che mettono in campo il tema della rigenerazione urbana e l’importanza degli spazi pubblici, ritengo che sia fondamentale riflettere sia su quale approccio adottare sia su quali strumenti utilizzare nei processi di trasformazione urbana affinché questi siano sostenibili non solo per l’ambiente in sé ma anche per la persone che vi vivono. Progettare città e comunità sostenibili in modo integrato, vuole anche dire saper integrare una visione a lungo termine con iniziative bottom-up. Questo richiede un cambio di paradigma perchè non prevede solo una pianificazione top-down (necessaria comunque per mantenere la direzione della visione a lungo termine), ma richiede anche una lettura delle pratiche spontanee per capire come integrarle. Aspetto questo che può combinare molteplici micro-step di sperimentazione-partecipazione-verifica, con il macro-processo di trasformazione urbana. Grazie alle esperienze maturate, alle considerazioni effettuate e dal confronto con gli strumenti programmatici esistenti (il PEBA e il Piano per l’Accessibilità) ho provato ad elaborare un modello ragionato del processo progettuale effettuando un’operazione di astrazione rispetto alle esperienze concrete del fare. Un modello che si propone come approccio ai temi dell’accessibilità e dell’inclusione e che considera il ruolo degli utenti, le caratteristiche del luogo, specifiche analisi dello stato di fatto, suggerisce strumenti operativi, valuta priorità di intervento e costruisce un sistema di interventi.File | Dimensione | Formato | |
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