Come abbiamo visto nei capitoli precedenti, nell’ideazione di un capo di abbigliamento, il designer, oltre all’aspetto puramente creativo legato alle ten- denze moda del momento, deve considerare il brand per cui lavora e il target a cui è destinato il prodotto. Chi, invece, si occupa di rendere riproducibile industrialmente il capo parte dall’interpretare quanto disegnato dal creativo, ricavando dallo schizzo, dal figurino e dal disegno tecnico una forma fatta di volumi, rientranze, tagli, pinces, margini di cucitura e rifiniture, anch’esse in linea con il brand, il target e il costo finale dell’articolo. Nel compiere questa operazione, il modellista/prototipista può scegliere se creare il cartamodello da zero, attraverso un disegno tecnico rigoroso fatto di calcoli e proporzioni, oppure se partire da cartamodelli base e procedere alla loro trasformazione, sempre applicando regole e calcoli millimetrici. In alternativa, per avere una visione immediata di quanto verrà realizzato, può optare per un metodo più “empirico”, spesso usato nell’haute couture, dove ancora prevale l’aspetto sar- toriale1. In quest’ultimo caso, il modellista/prototipista creerà, drappeggerà il vestito direttamente a manichino eseguendo la tecnica nota ai più con il nome di Moulage o Draping2. Attraverso una più attenta analisi, proviamo a definire meglio che cosa sono questi nuovi termini (produzione industriale, sartoriale, modellistica, modelli- sta, cartamodello, ecc.) e a quali altri sono correlati, approfondendo in modo puntuale ciascuno di essi.

La modellistica

Sabbioni A.
2019-01-01

Abstract

Come abbiamo visto nei capitoli precedenti, nell’ideazione di un capo di abbigliamento, il designer, oltre all’aspetto puramente creativo legato alle ten- denze moda del momento, deve considerare il brand per cui lavora e il target a cui è destinato il prodotto. Chi, invece, si occupa di rendere riproducibile industrialmente il capo parte dall’interpretare quanto disegnato dal creativo, ricavando dallo schizzo, dal figurino e dal disegno tecnico una forma fatta di volumi, rientranze, tagli, pinces, margini di cucitura e rifiniture, anch’esse in linea con il brand, il target e il costo finale dell’articolo. Nel compiere questa operazione, il modellista/prototipista può scegliere se creare il cartamodello da zero, attraverso un disegno tecnico rigoroso fatto di calcoli e proporzioni, oppure se partire da cartamodelli base e procedere alla loro trasformazione, sempre applicando regole e calcoli millimetrici. In alternativa, per avere una visione immediata di quanto verrà realizzato, può optare per un metodo più “empirico”, spesso usato nell’haute couture, dove ancora prevale l’aspetto sar- toriale1. In quest’ultimo caso, il modellista/prototipista creerà, drappeggerà il vestito direttamente a manichino eseguendo la tecnica nota ai più con il nome di Moulage o Draping2. Attraverso una più attenta analisi, proviamo a definire meglio che cosa sono questi nuovi termini (produzione industriale, sartoriale, modellistica, modelli- sta, cartamodello, ecc.) e a quali altri sono correlati, approfondendo in modo puntuale ciascuno di essi.
2019
# DESIGNDELLA MODA ALPOLI_MI OPEN LAB
978-88-8391-341-9
Modellistica, Cartamodello, Confezione
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