Per chi esercita nelle varie declinazioni possibili l’antica professione dell’architetto, il periodo degli studi rimane quasi sempre avvolto entro un’aura mitologica. Tra ricordo e nostalgia – rigorosamente canaglia – di corsi e ricorsi, incontri con maestri, professori e docenti di ogni ordine e grado, il percorso formativo culmina nell’agognato progetto per la tesi di laurea, che per molti diventa l’occasione per intraprendere un viaggio di “ritorno a casa”, con la proposta di temi legati al territorio di provenienza. È per questa ragione che ritroviamo molte proposte per Verona, che di una scuola di architettura è priva, sparse tra le varie sedi universitarie del nord Italia, da quelle che storicamente hanno attratto buona parte dei potenziali architetti veronesi (Venezia in primis) a una delle più giovani, Mantova, divenuta di fatto la scuola di riferimento per la città e la provincia grazie alla sua contiguità territoriale È dunque una scorribanda tra quelle che un tempo si chiamavano facoltà, poi ribattezzate semplicemente “scuole”, quella proposta in questa rassegna di progetti di tesi, organizzata attorni ai temi forti che la città suggerisce. L’eredità del passato, nelle sue stratificazioni identitarie, si offre come tonificante.
Astrazione e realtà.
Claudia Tinazzi
2020-01-01
Abstract
Per chi esercita nelle varie declinazioni possibili l’antica professione dell’architetto, il periodo degli studi rimane quasi sempre avvolto entro un’aura mitologica. Tra ricordo e nostalgia – rigorosamente canaglia – di corsi e ricorsi, incontri con maestri, professori e docenti di ogni ordine e grado, il percorso formativo culmina nell’agognato progetto per la tesi di laurea, che per molti diventa l’occasione per intraprendere un viaggio di “ritorno a casa”, con la proposta di temi legati al territorio di provenienza. È per questa ragione che ritroviamo molte proposte per Verona, che di una scuola di architettura è priva, sparse tra le varie sedi universitarie del nord Italia, da quelle che storicamente hanno attratto buona parte dei potenziali architetti veronesi (Venezia in primis) a una delle più giovani, Mantova, divenuta di fatto la scuola di riferimento per la città e la provincia grazie alla sua contiguità territoriale È dunque una scorribanda tra quelle che un tempo si chiamavano facoltà, poi ribattezzate semplicemente “scuole”, quella proposta in questa rassegna di progetti di tesi, organizzata attorni ai temi forti che la città suggerisce. L’eredità del passato, nelle sue stratificazioni identitarie, si offre come tonificante.File | Dimensione | Formato | |
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