Dopo più di vent’anni di contrazione, la popolazione di Milano è tornata dal 2015 a crescere, con un aumento in particolare nella fascia di età compresa tra i 30 e i 50 anni. Parallelamente, si assiste al consolidarsi della parabola negativa dei nuovi nati residenti e al progressivo invecchiamento della popolazione, che soprattutto negli ambiti periferici può portare a fenomeni di esclusione e marginalizzazione sociale. Questi possono essere contrastati attraverso l’attivazione di azioni di educazione e solidarietà intergenerazionali, ed è proprio su questa possibilità che si concentra la ricerca progettuale applicata all’ambito di via Padova, che assume il dialogo intergenerazionale come possibile strumento di riqualificazione, allo stesso tempo sociale e spaziale, dei quartieri periferici. Il tema del dialogo intergenerazionale è stato assunto come un paradigma per intrecciare la dimensione sociale – che vede il quartiere di via Padova crescere con una successione di migrazioni prima italiane e poi extraeuropee – con quella spaziale. Come favorire con l’architettura una maggiore integrazione tra popolazioni anziane, nate o cresciute da molti anni in un quartiere di periferia, e popolazioni giovani insediate solo recentemente? A questa sfida cercano di dare risposta le esplorazioni progettuali, condotte nell’ambito dell’attività didattica, partite da una riflessione antropologica, sociologica e politica sul tema del dialogo intergenerazionale in relazione alla riqualificazione dei quartieri periferici. Da queste riflessioni nascono progetti nello stesso tempo realistici e visionari, fondati sull’idea di creare micro “isole” con percorsi pedonali protetti che colleghino tra di loro strutture per anziani e per bambini, motori di una maggiore coesione sociale.
Dialoghi intergenerazionali nelle periferie milanesi. Una ricerca progettuale applicata a via Padova
Elena Fontanella;Pierre-Alain Croset
2020-01-01
Abstract
Dopo più di vent’anni di contrazione, la popolazione di Milano è tornata dal 2015 a crescere, con un aumento in particolare nella fascia di età compresa tra i 30 e i 50 anni. Parallelamente, si assiste al consolidarsi della parabola negativa dei nuovi nati residenti e al progressivo invecchiamento della popolazione, che soprattutto negli ambiti periferici può portare a fenomeni di esclusione e marginalizzazione sociale. Questi possono essere contrastati attraverso l’attivazione di azioni di educazione e solidarietà intergenerazionali, ed è proprio su questa possibilità che si concentra la ricerca progettuale applicata all’ambito di via Padova, che assume il dialogo intergenerazionale come possibile strumento di riqualificazione, allo stesso tempo sociale e spaziale, dei quartieri periferici. Il tema del dialogo intergenerazionale è stato assunto come un paradigma per intrecciare la dimensione sociale – che vede il quartiere di via Padova crescere con una successione di migrazioni prima italiane e poi extraeuropee – con quella spaziale. Come favorire con l’architettura una maggiore integrazione tra popolazioni anziane, nate o cresciute da molti anni in un quartiere di periferia, e popolazioni giovani insediate solo recentemente? A questa sfida cercano di dare risposta le esplorazioni progettuali, condotte nell’ambito dell’attività didattica, partite da una riflessione antropologica, sociologica e politica sul tema del dialogo intergenerazionale in relazione alla riqualificazione dei quartieri periferici. Da queste riflessioni nascono progetti nello stesso tempo realistici e visionari, fondati sull’idea di creare micro “isole” con percorsi pedonali protetti che colleghino tra di loro strutture per anziani e per bambini, motori di una maggiore coesione sociale.File | Dimensione | Formato | |
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