Milanese social housing in the 1920s and 1930s and the cultural debate between traditionalism and rationalism The result of a long process of sedimentation of ways typical of Lombard philanthropy and of the encounter-clash of urban and, in a broader sense, social dynamics - such as the relationship between city and countryside, which emerged in the second half of the nineteenth century -, the theme of the residency of the less affluent classes has been the subject of various interpretations presented in magazines, monographs, exhibitions and specific conferences, which have seen particularly active the “Milanese schools”. Having become the fulcrum of wide-ranging historiographical analyzes, which inevitably involved different disciplinary sectors, the issue of social housing has often occupied a large space in the most popular manuals, recognizing the centrality of the Lombard capital at a European level. The essay offers an in-depth analysis of the lively cultural debate that took place in Milan in the second half of the twenties and the first years of the following decade, in which very different positions were animatedly confronted by associating their own vision of popular residential architecture with the principles of functionalism and rationalism or traditionalism.

Frutto di un lungo processo di sedimentazione di modi propri della filantropia lombarda e dell’incontro-scontro di dinamiche urbanistiche e, in senso più ampio, sociali - come il rapporto tra città e campagna, emerso nella seconda metà dell’Ottocento -, il tema della residenzialità dei ceti meno abbienti è stato oggetto di interpretazioni diverse presentate in riviste, monografie, mostre e convegni specifici, che hanno visto particolarmente attive le “scuole milanesi”. Divenuto fulcro di analisi storiografiche di vasto respiro, che inevitabilmente hanno coinvolto differenti settori disciplinari, il tema dell’edilizia popolare ha occupato spesso ampio spazio nei più diffusi manuali, riconoscendo al capoluogo lombardo una centralità a livello europeo. Il saggio, propone un approfondimento sul vivace dibattito culturale avvenuto a Milano nella seconda metà degli anni venti e nei primi anni del decennio successivo, nel quale posizioni molto differenti si sono animatamente confrontate associando la propria visione di architettura residenziale popolare ai principi del funzionalismo, del razionalismo o del tradizionalismo.

L’edilizia popolare milanese negli anni venti e trenta del Novecento e il dibattito culturale tra tradizionalismo e razionalismo

Ferdinando Zanzottera
2020-01-01

Abstract

Milanese social housing in the 1920s and 1930s and the cultural debate between traditionalism and rationalism The result of a long process of sedimentation of ways typical of Lombard philanthropy and of the encounter-clash of urban and, in a broader sense, social dynamics - such as the relationship between city and countryside, which emerged in the second half of the nineteenth century -, the theme of the residency of the less affluent classes has been the subject of various interpretations presented in magazines, monographs, exhibitions and specific conferences, which have seen particularly active the “Milanese schools”. Having become the fulcrum of wide-ranging historiographical analyzes, which inevitably involved different disciplinary sectors, the issue of social housing has often occupied a large space in the most popular manuals, recognizing the centrality of the Lombard capital at a European level. The essay offers an in-depth analysis of the lively cultural debate that took place in Milan in the second half of the twenties and the first years of the following decade, in which very different positions were animatedly confronted by associating their own vision of popular residential architecture with the principles of functionalism and rationalism or traditionalism.
2020
Frutto di un lungo processo di sedimentazione di modi propri della filantropia lombarda e dell’incontro-scontro di dinamiche urbanistiche e, in senso più ampio, sociali - come il rapporto tra città e campagna, emerso nella seconda metà dell’Ottocento -, il tema della residenzialità dei ceti meno abbienti è stato oggetto di interpretazioni diverse presentate in riviste, monografie, mostre e convegni specifici, che hanno visto particolarmente attive le “scuole milanesi”. Divenuto fulcro di analisi storiografiche di vasto respiro, che inevitabilmente hanno coinvolto differenti settori disciplinari, il tema dell’edilizia popolare ha occupato spesso ampio spazio nei più diffusi manuali, riconoscendo al capoluogo lombardo una centralità a livello europeo. Il saggio, propone un approfondimento sul vivace dibattito culturale avvenuto a Milano nella seconda metà degli anni venti e nei primi anni del decennio successivo, nel quale posizioni molto differenti si sono animatamente confrontate associando la propria visione di architettura residenziale popolare ai principi del funzionalismo, del razionalismo o del tradizionalismo.
Social housing
Milano
Razionalismo
Architettura razionale
Funzionalismo
Edilizia popolare
Architettura funzionale
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