Un nuovo anno, presumibilmente impegnativo per quanti saranno chiamati a rimettere mano al Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), che poco più di un anno fa ha visto la luce, 11 dicembre 2019. Ma anche un nuovo anno ricco di novità e di opportunità di business per gli operatori della filiera dell’edilizia italiana (distributori compresi), chiamati a intervenire per incrementare l’efficienza energetica degli edifici e per accelerare il processo di rinnovamento «zero emissioni». Nelle conclusioni, redatte a seguito della riunione del Consiglio Europeo del 10 e 11 dicembre 2020, si stabilisce che l’obiettivo di una UE climaticamente neutra entro il 2050, sia raggiungibile aumentando la propria ambizione per il prossimo decennio e aggiornando il suo quadro di politica climatica ed energetica. A tal fine, pone come obiettivo vincolante per l’UE una riduzione interna netta di almeno il 55% delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030, rispetto al 1990. Invita inoltre i co-legislatori a riflettere su questo nuovo obiettivo e di adottarlo rapidamente. Questi nuovi traguardi impongono inevitabilmente, anche in Italia, di rivedere al rialzo i già ambiziosi target in materia di promozione delle rinnovabili e dell’efficienza energetica. Un percorso necessario per riorientare con più efficacia le politiche energetico-climatiche e raggiungere l’ambita de-carbonizzazione entro il 2050. Trent’anni, sono gli anni che ci separano per raggiungere questa meta. Un periodo lungo all’apparenza, quando in realtà, se valutato rispetto ai tipici cicli tecnologici e di investimento che il settore energetico ha sperimentato nei decenni scorsi, risulta molto più breve di quanto s’immagini.
E' l'anno dello nZEB
R. Bolici
2021-01-01
Abstract
Un nuovo anno, presumibilmente impegnativo per quanti saranno chiamati a rimettere mano al Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), che poco più di un anno fa ha visto la luce, 11 dicembre 2019. Ma anche un nuovo anno ricco di novità e di opportunità di business per gli operatori della filiera dell’edilizia italiana (distributori compresi), chiamati a intervenire per incrementare l’efficienza energetica degli edifici e per accelerare il processo di rinnovamento «zero emissioni». Nelle conclusioni, redatte a seguito della riunione del Consiglio Europeo del 10 e 11 dicembre 2020, si stabilisce che l’obiettivo di una UE climaticamente neutra entro il 2050, sia raggiungibile aumentando la propria ambizione per il prossimo decennio e aggiornando il suo quadro di politica climatica ed energetica. A tal fine, pone come obiettivo vincolante per l’UE una riduzione interna netta di almeno il 55% delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030, rispetto al 1990. Invita inoltre i co-legislatori a riflettere su questo nuovo obiettivo e di adottarlo rapidamente. Questi nuovi traguardi impongono inevitabilmente, anche in Italia, di rivedere al rialzo i già ambiziosi target in materia di promozione delle rinnovabili e dell’efficienza energetica. Un percorso necessario per riorientare con più efficacia le politiche energetico-climatiche e raggiungere l’ambita de-carbonizzazione entro il 2050. Trent’anni, sono gli anni che ci separano per raggiungere questa meta. Un periodo lungo all’apparenza, quando in realtà, se valutato rispetto ai tipici cicli tecnologici e di investimento che il settore energetico ha sperimentato nei decenni scorsi, risulta molto più breve di quanto s’immagini.File | Dimensione | Formato | |
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