L’emergenza pandemica ha messo in primo piano il ruolo che gli impianti di ventilazione e climatizzazione possono avere nel controllo del rischio di diffusione del virus negli edifici esistenti. Presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali del Politecnico di Milano `e in corso uno studio per la valutazione dell’efficienza dei sistemi di ventilazione forzata in ambienti chiusi associata alla rimozione di agenti infettivi. La simulazione fluododinamica (CFD) con il codice OpenFOAM `e stata applicata allo studio della dispersione di patogeni associati alle attivit`a respiratorie di un ipotetico individuo contagioso al SARS-Cov-2 in ambienti confinati. Il test-case considerato per gli studi `e un’aula del Politecnico di Milano. Obiettivo del lavoro `e l’implementazione di una metodologia che aiuti nell’analisi dell’efficienza del sistema di ventilazione delle aule nella rimozione di patogeni emessi dalla semplice respirazione di persone (studenti, docente), dalla conversazione (docente) e da eventuali colpi di tosse o starnuti. Eventi che, in modo differente, possono portare alla diffusione del contagio. Per due diverse aule del Politecnico di Milano, entrambe dotate di un sistema di ventilazione meccanica, `e stato simulato lo svolgimento di una lezione frontale da parte di un docente ad una platea di 24 e 52 alunni, capienze massime supportate dalle aule sulla base delle norme vigenti. Nelle simulazioni si suppone che ciascun individuo emetta una quantit`a di espirato (composto di aria e particelle) proporzionale alla specifica attivit`a respiratoria. Una vasta letteratura `e disponibile per la modellazione dei meccanismi bio-fluidodinamici coinvolti nella trasmissione di virus in relazione alle modalit´a in esame [Seminara et al., 2020]. In prima analisi si focalizza l’attenzione sull’emissione dei patogeni dovuta alla conversazione del docente con riferimento agli studi di Johnson et al. [2011], Abkarian et al. [2020] e Asadi et al. [2019], considerando come contagiante l’intero espirato.
Efficienza degli impianti di ventilazione nella rimozione di agenti contaminanti
F. Piscaglia;M. Quadrio;A. Frezzotti
2021-01-01
Abstract
L’emergenza pandemica ha messo in primo piano il ruolo che gli impianti di ventilazione e climatizzazione possono avere nel controllo del rischio di diffusione del virus negli edifici esistenti. Presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali del Politecnico di Milano `e in corso uno studio per la valutazione dell’efficienza dei sistemi di ventilazione forzata in ambienti chiusi associata alla rimozione di agenti infettivi. La simulazione fluododinamica (CFD) con il codice OpenFOAM `e stata applicata allo studio della dispersione di patogeni associati alle attivit`a respiratorie di un ipotetico individuo contagioso al SARS-Cov-2 in ambienti confinati. Il test-case considerato per gli studi `e un’aula del Politecnico di Milano. Obiettivo del lavoro `e l’implementazione di una metodologia che aiuti nell’analisi dell’efficienza del sistema di ventilazione delle aule nella rimozione di patogeni emessi dalla semplice respirazione di persone (studenti, docente), dalla conversazione (docente) e da eventuali colpi di tosse o starnuti. Eventi che, in modo differente, possono portare alla diffusione del contagio. Per due diverse aule del Politecnico di Milano, entrambe dotate di un sistema di ventilazione meccanica, `e stato simulato lo svolgimento di una lezione frontale da parte di un docente ad una platea di 24 e 52 alunni, capienze massime supportate dalle aule sulla base delle norme vigenti. Nelle simulazioni si suppone che ciascun individuo emetta una quantit`a di espirato (composto di aria e particelle) proporzionale alla specifica attivit`a respiratoria. Una vasta letteratura `e disponibile per la modellazione dei meccanismi bio-fluidodinamici coinvolti nella trasmissione di virus in relazione alle modalit´a in esame [Seminara et al., 2020]. In prima analisi si focalizza l’attenzione sull’emissione dei patogeni dovuta alla conversazione del docente con riferimento agli studi di Johnson et al. [2011], Abkarian et al. [2020] e Asadi et al. [2019], considerando come contagiante l’intero espirato.File | Dimensione | Formato | |
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