L’articolo esamina il progetto della torre Atlas Building al 145 City Road a Londra, elaborato da Design Delivery Unit - Make Architects, che si manifesta per la metodologia di coordinamento espressivo e costruttivo gestita dal sistema di involucro. L’analisi si concentra rispetto a: i criteri di pianificazione e di unificazione delle interfacce di montaggio tese alla combinazione di molteplici soluzioni di cortina, seppure all’interno della tessitura geometrica ed esecutiva omogenea; le modalità di interfaccia tecnica tra tipologie profilari, al fine di coniugare l’ottimizzazione produttiva e costruttiva tra sezioni di diversa funzione e caratterizzazione materica in facciata. Lo sviluppo tecnologico della costruzione a prevalente uso residenziale comporta: l’applicazione del sistema di facciata vision al piano terra che include le porte per l’accesso all’edificio, mentre le porzioni di facciata spandrel favoriscono la continuità al rivestimento in pannelli in aggancio fino a terra; la soluzione del sistema di facciata del piano commerciale mediante la tipologia a montanti e traversi (con “chiavette” di fissaggio delle chiusure in vetrocamera), che si estende su due piani. La modulazione della cortina di facciata dell’Atlas Building si delinea attraverso l’esecuzione e la combinazione irregolare tra diverse dimensioni e tipologie di pannellature di rivestimento realizzate in lamiera di alluminio anodizzato naturale, in lamiera di alluminio satinata-anodizzata e in lamiera di alluminio lucida-anodizzata: nello specifico, la tessitura di rivestimento è governata dalle sezioni orizzontali interpiano, marcate dalla fuga continua, e dalle connessioni verticali, che regolano l’inserimento delle intelaiature e della relativa serramentistica. L’integrazione dei moduli trasparenti considera: l’applicazione dei moduli provvisti degli infissi, con telaio in alluminio stabilito dai montanti interni provvisti degli innesti alle staffe di connessione alle strutture orizzontali; le interfacce tecniche verso i moduli dotati del rivestimento esterno, di tipologia spandrel, secondo la successione delle sagome tubolari e di chiusura. Il sistema di facciata principale si determina nella tipologia a cellule vision, secondo l’ausilio dei pannelli in vetrocamera di tipo isolante su tutti i prospetti per massimizzare la trasmissione della radiazione luminosa naturale, definite da: la modalità di fissaggio delle chiusure vetrate con dispositivo fermavetro esterno (per i fronti est e ovest); la modalità di fissaggio delle chiusure vetrate mediante silicone strutturale (per i fronti nord e sud); l’inclusione, per la maggiore quantità dei moduli, dei serramenti apribili a sporgere per la ventilazione naturale degli appartamenti.

Atlas Building e il “suo” involucro a cellule

Massimiliano Nastri
2020-01-01

Abstract

L’articolo esamina il progetto della torre Atlas Building al 145 City Road a Londra, elaborato da Design Delivery Unit - Make Architects, che si manifesta per la metodologia di coordinamento espressivo e costruttivo gestita dal sistema di involucro. L’analisi si concentra rispetto a: i criteri di pianificazione e di unificazione delle interfacce di montaggio tese alla combinazione di molteplici soluzioni di cortina, seppure all’interno della tessitura geometrica ed esecutiva omogenea; le modalità di interfaccia tecnica tra tipologie profilari, al fine di coniugare l’ottimizzazione produttiva e costruttiva tra sezioni di diversa funzione e caratterizzazione materica in facciata. Lo sviluppo tecnologico della costruzione a prevalente uso residenziale comporta: l’applicazione del sistema di facciata vision al piano terra che include le porte per l’accesso all’edificio, mentre le porzioni di facciata spandrel favoriscono la continuità al rivestimento in pannelli in aggancio fino a terra; la soluzione del sistema di facciata del piano commerciale mediante la tipologia a montanti e traversi (con “chiavette” di fissaggio delle chiusure in vetrocamera), che si estende su due piani. La modulazione della cortina di facciata dell’Atlas Building si delinea attraverso l’esecuzione e la combinazione irregolare tra diverse dimensioni e tipologie di pannellature di rivestimento realizzate in lamiera di alluminio anodizzato naturale, in lamiera di alluminio satinata-anodizzata e in lamiera di alluminio lucida-anodizzata: nello specifico, la tessitura di rivestimento è governata dalle sezioni orizzontali interpiano, marcate dalla fuga continua, e dalle connessioni verticali, che regolano l’inserimento delle intelaiature e della relativa serramentistica. L’integrazione dei moduli trasparenti considera: l’applicazione dei moduli provvisti degli infissi, con telaio in alluminio stabilito dai montanti interni provvisti degli innesti alle staffe di connessione alle strutture orizzontali; le interfacce tecniche verso i moduli dotati del rivestimento esterno, di tipologia spandrel, secondo la successione delle sagome tubolari e di chiusura. Il sistema di facciata principale si determina nella tipologia a cellule vision, secondo l’ausilio dei pannelli in vetrocamera di tipo isolante su tutti i prospetti per massimizzare la trasmissione della radiazione luminosa naturale, definite da: la modalità di fissaggio delle chiusure vetrate con dispositivo fermavetro esterno (per i fronti est e ovest); la modalità di fissaggio delle chiusure vetrate mediante silicone strutturale (per i fronti nord e sud); l’inclusione, per la maggiore quantità dei moduli, dei serramenti apribili a sporgere per la ventilazione naturale degli appartamenti.
2020
Tecnologia dell'architettura. Progettazione esecutiva dell'architettura. Tecnologie dell'involucro
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