Forme di ragionamento diagrammatico sono sempre esistite (dai quipu Inca ai grafici statistici classici, consolidati nella prima metà dell’Ottocento), ma è con la diffusione massiva delle pratiche di visualizzazione, correlata alla necessità di gestire una mole di informazioni sempre più ingente e alla disponibilità di tecnologie digitali sempre più raffinate, che la rappresentazione visiva dei dati è entrata a pieno titolo nel nostro immaginario. Nell’era dei big data la visualizzazione delle informazioni è diventata un fenomeno di massa, che spesso però guardiamo distrattamente o non vediamo affatto. In altre parole, di infografiche, diagrammi e visualizzazioni spesso cogliamo soltanto i dati che riportano ma non lo specifico modo (e tutto da vedere) in cui ci sono dati, ovvero la peculiare forma visiva e grafica in cui ci sono offerti. Da un punto di vista semiotico ci sembra invece rilevante – ed è questo l’oggetto dei saggi di questo libro – porre attenzione alle specifiche modalità di messa in discorso dei dati in esempi anche molto diversi tra loro: dall’Isotype all’infografica contemporanea, tra rappresentazione e visualizzazione dei dati; da alcune installazioni digitali interattive alla contaminazione tra media, come nella photoviz; dal giornalismo dei dati alla retorica della trasparenza negli open data.
Il discorso dei dati. Note semiotiche sulla visualizzazione delle informazioni
Manchia Valentina
2020-01-01
Abstract
Forme di ragionamento diagrammatico sono sempre esistite (dai quipu Inca ai grafici statistici classici, consolidati nella prima metà dell’Ottocento), ma è con la diffusione massiva delle pratiche di visualizzazione, correlata alla necessità di gestire una mole di informazioni sempre più ingente e alla disponibilità di tecnologie digitali sempre più raffinate, che la rappresentazione visiva dei dati è entrata a pieno titolo nel nostro immaginario. Nell’era dei big data la visualizzazione delle informazioni è diventata un fenomeno di massa, che spesso però guardiamo distrattamente o non vediamo affatto. In altre parole, di infografiche, diagrammi e visualizzazioni spesso cogliamo soltanto i dati che riportano ma non lo specifico modo (e tutto da vedere) in cui ci sono dati, ovvero la peculiare forma visiva e grafica in cui ci sono offerti. Da un punto di vista semiotico ci sembra invece rilevante – ed è questo l’oggetto dei saggi di questo libro – porre attenzione alle specifiche modalità di messa in discorso dei dati in esempi anche molto diversi tra loro: dall’Isotype all’infografica contemporanea, tra rappresentazione e visualizzazione dei dati; da alcune installazioni digitali interattive alla contaminazione tra media, come nella photoviz; dal giornalismo dei dati alla retorica della trasparenza negli open data.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.