Il carcere è una realtà in costante modificazione. All’apparente immobilità, rappresentata dalla spessa coltre del muro di cinta calata su uno sguardo propenso a rimuovere la realtà, corrisponde viceversa la costan- te variazione delle proprie condizioni: come un registro fedele dei cambiamenti, delle turbolenze, delle incertezze e contraddi- zioni o degli avanzamenti della stessa società esterna. Le mura di cinta semmai costituiscono un filtro che talvolta rallenta, o distorce, l’osmosi tra esterno e interno e viceversa; ma inevitabilmente il mondo carcere rispecchia l’universo so- ciale, economico e politico che lo incorpora. Così come questo “fuori”, il mondo “civile”, è fortemente investito dalle dinami- che che si sviluppano all’interno del carcere.
Le ragioni di una (nuova) ricerca sul carcere
Andrea Di Franco
2020-01-01
Abstract
Il carcere è una realtà in costante modificazione. All’apparente immobilità, rappresentata dalla spessa coltre del muro di cinta calata su uno sguardo propenso a rimuovere la realtà, corrisponde viceversa la costan- te variazione delle proprie condizioni: come un registro fedele dei cambiamenti, delle turbolenze, delle incertezze e contraddi- zioni o degli avanzamenti della stessa società esterna. Le mura di cinta semmai costituiscono un filtro che talvolta rallenta, o distorce, l’osmosi tra esterno e interno e viceversa; ma inevitabilmente il mondo carcere rispecchia l’universo so- ciale, economico e politico che lo incorpora. Così come questo “fuori”, il mondo “civile”, è fortemente investito dalle dinami- che che si sviluppano all’interno del carcere.File | Dimensione | Formato | |
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