Il saggio compare all’interno di un servizio legato al progetto “Dipartimento di eccellenza” del DAStU dedicato alle “Fragilità territoriali” (2018-2022) nel quale sono presentati i lemmi di un possibile lessico della fragilità. La fragilità territoriale si può forse riconoscere ed intendere in modi diversi. Esplorare un suo possibile lessico è una legittima operazione che tenta, più che definirne il centro concettuale, di metterne a fuoco i presupposti, le implicazioni e le associazioni possibili. Esplorare un tema a partire da una ipotesi sulla sua periferia è un modo prudente per circoscriverlo e anche un modo per intendere l’attività di ricerca come una lenta approssimazione alla definizione del suo oggetto. Il saggio propone una schematica declinazione della “fragilità” e ne espone le conseguenze per l’azione progettuale. Lo scopo consiste nella costruzione di una cornice, non prescrittiva ma provvisoria, entro la quale mettere al lavoro i lemmi che costituiscono il lessico. Nella prima parte, il saggio espone alcune ragioni della fragilità ed in seguito una sua possibile declinazione: come caratteristica costitutiva dell’oggetto o della situazione; come stato insorgente e come interruzione di un processo evolutivo. L’applicazione al territorio e ai fenomeni sociali delle concezioni di fragilità che sono così proposte ha esiti differenti entro le dimensioni della conoscenza e dell’azione progettuale. Nella seconda parte del saggio sono segnalate alcune conseguenze nell’ambito dell’attività di progettazione (intesa in senso lato e multidimensionale), con l’intento di ricordare le pratiche correnti.
Fragilità primer
Infussi Francesco
2019-01-01
Abstract
Il saggio compare all’interno di un servizio legato al progetto “Dipartimento di eccellenza” del DAStU dedicato alle “Fragilità territoriali” (2018-2022) nel quale sono presentati i lemmi di un possibile lessico della fragilità. La fragilità territoriale si può forse riconoscere ed intendere in modi diversi. Esplorare un suo possibile lessico è una legittima operazione che tenta, più che definirne il centro concettuale, di metterne a fuoco i presupposti, le implicazioni e le associazioni possibili. Esplorare un tema a partire da una ipotesi sulla sua periferia è un modo prudente per circoscriverlo e anche un modo per intendere l’attività di ricerca come una lenta approssimazione alla definizione del suo oggetto. Il saggio propone una schematica declinazione della “fragilità” e ne espone le conseguenze per l’azione progettuale. Lo scopo consiste nella costruzione di una cornice, non prescrittiva ma provvisoria, entro la quale mettere al lavoro i lemmi che costituiscono il lessico. Nella prima parte, il saggio espone alcune ragioni della fragilità ed in seguito una sua possibile declinazione: come caratteristica costitutiva dell’oggetto o della situazione; come stato insorgente e come interruzione di un processo evolutivo. L’applicazione al territorio e ai fenomeni sociali delle concezioni di fragilità che sono così proposte ha esiti differenti entro le dimensioni della conoscenza e dell’azione progettuale. Nella seconda parte del saggio sono segnalate alcune conseguenze nell’ambito dell’attività di progettazione (intesa in senso lato e multidimensionale), con l’intento di ricordare le pratiche correnti.File | Dimensione | Formato | |
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