A distanza di due anni «Casabella» torna a riflettere su un’opera di Albert Faus, architetto spagnolo che vive e opera in Burkina Faso (cfr. «Casabella» n. 890). L’interesse circa queste architetture risiede nella capacità dell’autore di coniugare con radicale semplicità forma e costruzione, valorizzando i pochi materiali impiegati e sintetizzando il progetto ai soli elementi primari. In un contesto di grandi privazioni economiche come il Burkina Faso (una delle nazioni più povere al mondo), l’architettura è chiamata a esplorare nuove forme espressive coerenti con le condizioni fisiche e sociali in cui si inserisce.

Albert Faus. Scuola Bangre Veenem, Burkina Faso. Una scuola in terra, cemento e ferro.

camillo magni
2020-01-01

Abstract

A distanza di due anni «Casabella» torna a riflettere su un’opera di Albert Faus, architetto spagnolo che vive e opera in Burkina Faso (cfr. «Casabella» n. 890). L’interesse circa queste architetture risiede nella capacità dell’autore di coniugare con radicale semplicità forma e costruzione, valorizzando i pochi materiali impiegati e sintetizzando il progetto ai soli elementi primari. In un contesto di grandi privazioni economiche come il Burkina Faso (una delle nazioni più povere al mondo), l’architettura è chiamata a esplorare nuove forme espressive coerenti con le condizioni fisiche e sociali in cui si inserisce.
2020
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