La recente pandemia di Covid-19 ha e avrà ripercussioni sulla vita di molte persone, in particolare degli over 65, che sono stati la categoria maggiormente colpita e quella con più patologie pregresse importanti. Gli anziani, infatti, non sono soltanto i soggetti più a rischio dal punto di vista sanitario (Dowd et al., 2020), ma anche coloro ai quali sarà richiesto un cambiamento maggiore nelle proprie abitudini quotidiane. Al fine di mantenere il cosiddetto distanziamento, in modo da evitare contatti che potrebbero aumentare le probabilità di contagio, molti aspetti legati alla mobilità e alle modalità di interazione sociale per questa fascia di popolazione dovranno essere necessariamente rivisti (Bayer e Kuhn 2020). Tuttavia, al fine di scongiurare l’isolamento sociale e fornire risposte concrete al senso di solitudine e abbandono – che molti anziani hanno subito nei mesi di lock-down (marzo-maggio 2020) – il policy maker è chiamato ad intervenire, in particolar modo su scala locale. In quest’ottica, il presente articolo vuole fornire una panoramica descrittiva delle politiche pubbliche promosse dal Comune di Milano a favore delle persone anziane durante la cosiddetta “Fase 1” della pandemia, e attuate con il sostegno anche di alcune associazioni del Terzo Settore e aziende [1]. Poiché la convivenza con il virus Covid-19 potrà durare qualche mese/anno, verranno poi proposti ulteriori strumenti di policy, alcuni dei quali già sperimentati in altre realtà internazionali, al fine di potenziare il supporto a questa fascia di popolazione più debole.
La pandemia e gli anziani: quali politiche pubbliche a Milano?
F. Rossi
2020-01-01
Abstract
La recente pandemia di Covid-19 ha e avrà ripercussioni sulla vita di molte persone, in particolare degli over 65, che sono stati la categoria maggiormente colpita e quella con più patologie pregresse importanti. Gli anziani, infatti, non sono soltanto i soggetti più a rischio dal punto di vista sanitario (Dowd et al., 2020), ma anche coloro ai quali sarà richiesto un cambiamento maggiore nelle proprie abitudini quotidiane. Al fine di mantenere il cosiddetto distanziamento, in modo da evitare contatti che potrebbero aumentare le probabilità di contagio, molti aspetti legati alla mobilità e alle modalità di interazione sociale per questa fascia di popolazione dovranno essere necessariamente rivisti (Bayer e Kuhn 2020). Tuttavia, al fine di scongiurare l’isolamento sociale e fornire risposte concrete al senso di solitudine e abbandono – che molti anziani hanno subito nei mesi di lock-down (marzo-maggio 2020) – il policy maker è chiamato ad intervenire, in particolar modo su scala locale. In quest’ottica, il presente articolo vuole fornire una panoramica descrittiva delle politiche pubbliche promosse dal Comune di Milano a favore delle persone anziane durante la cosiddetta “Fase 1” della pandemia, e attuate con il sostegno anche di alcune associazioni del Terzo Settore e aziende [1]. Poiché la convivenza con il virus Covid-19 potrà durare qualche mese/anno, verranno poi proposti ulteriori strumenti di policy, alcuni dei quali già sperimentati in altre realtà internazionali, al fine di potenziare il supporto a questa fascia di popolazione più debole.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.