L’ARCHITETTURA DELLO SPORT. IL MODELLO ITALIANO TRA MEMORIA, TENDENZE, PARADIGMI

Nel transito di significati ed esperienze collocate tra passato e futuro, l’architettura rappresenta, sin dalle origini, un tramite privilegiato. Il rapporto tra esistente e nuovo, tra memoria e innovazione, tra storia e contemporaneità, diviene terreno di deciso dibattito e confronto, in grado di alimentare i differenti orientamenti teorico-progettuali in materia sintetizzando, per mezzo di una pratica dialogica, la complessità del fenomeno urbano contemporaneo. Il progetto moderno ha soventemente perseguito l’idea di un organismo autonomo generato da un essenziale programma funzionale, potenzialmente replicabile ovunque e in forma indistinta rispetto al tessuto che lo ospita: se da un lato, l’approccio funzionalista del secolo scorso mirava a una forma di distacco da luoghi, identità, ed energie locali, dall’altro, la cultura architettonica italiana ha sempre dovuto e voluto cimentarsi con ambienti urbani complessi, debitori nei confronti della propria memoria.