Il linguaggio architettonico necessita oggi di nuovi impulsi, in grado di portare un rinnovamento radicale nel modo di concepire l’architettura degli edifici e delle città. Innovazione di prodotto e innovazione di processo richiedono ai progettisti un approccio più attento ed informato che non può trovare risposta in una semplice analisi delle soluzioni già realizzate o nella conoscenza dei prodotti disponibili da catalogo. Al fine di arginare il protrarsi di un’omologazione delle strutture linguistiche in architettura, il testo pone l’attenzione, nella prima parte, su alcune tendenze in atto nel panorama corrente, volte a ricercare l’efficienza massima per i processi produttivi e le tecnologie edili più all’avanguardia, efficienza che viene spesso misurata mediante la riduzione percentuale dei tempi nella programmazione dei lavori o dei consumi energetici in fase di esercizio. Tuttavia, gli esiti risultano spesso poco efficaci se rapportati al quadro esigenziale di ogni singolo progetto e alle condizioni al contorno di un contesto applicativo specifico, o se semplicemente confrontati agli impatti ambientali generati nell’intero ciclo di vita dei prodotti. La seconda parte si sofferma quindi su alcuni esempi virtuosi di progettazione tecnologica on-demand che si rapportano e dialogano con le produzioni industriali correnti di semilavorati e componenti per l’edilizia, e sul ruolo sempre più cruciale del progettista/programmatore, in grado sia di gestire la progettazione computazionale delle nuove tecnologie, sia di favorire l’integrazione orizzontale dell’intera filiera mediante l’interoperabilità digitale a supporto della manifattura avanzata.
La Progettazione Agile dell'Architettura. Riflessioni per un nuovo codice tecnologico per progettare e costruire
S. Viscuso
2020-01-01
Abstract
Il linguaggio architettonico necessita oggi di nuovi impulsi, in grado di portare un rinnovamento radicale nel modo di concepire l’architettura degli edifici e delle città. Innovazione di prodotto e innovazione di processo richiedono ai progettisti un approccio più attento ed informato che non può trovare risposta in una semplice analisi delle soluzioni già realizzate o nella conoscenza dei prodotti disponibili da catalogo. Al fine di arginare il protrarsi di un’omologazione delle strutture linguistiche in architettura, il testo pone l’attenzione, nella prima parte, su alcune tendenze in atto nel panorama corrente, volte a ricercare l’efficienza massima per i processi produttivi e le tecnologie edili più all’avanguardia, efficienza che viene spesso misurata mediante la riduzione percentuale dei tempi nella programmazione dei lavori o dei consumi energetici in fase di esercizio. Tuttavia, gli esiti risultano spesso poco efficaci se rapportati al quadro esigenziale di ogni singolo progetto e alle condizioni al contorno di un contesto applicativo specifico, o se semplicemente confrontati agli impatti ambientali generati nell’intero ciclo di vita dei prodotti. La seconda parte si sofferma quindi su alcuni esempi virtuosi di progettazione tecnologica on-demand che si rapportano e dialogano con le produzioni industriali correnti di semilavorati e componenti per l’edilizia, e sul ruolo sempre più cruciale del progettista/programmatore, in grado sia di gestire la progettazione computazionale delle nuove tecnologie, sia di favorire l’integrazione orizzontale dell’intera filiera mediante l’interoperabilità digitale a supporto della manifattura avanzata.File | Dimensione | Formato | |
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