Il serramento, elemento tecnologico che partecipa in maniera importante alla connotazione di un edificio, e ancor più nel caso di un edificio storico, è oggi ancora oggetto di troppa poca attenzione da parte chi si trova ad operare sull’architettura esistente. Accanto a tanti approfondimenti relativi ad aspetti prestazionali, sono tuttavia rari studi e ricerche condotti sui serramenti storici relativi alle molteplici peculiarità tecnologiche, costruttive e di comportamento nel tempo. In un contesto operativo di riqualificazione e/o rifunzionalizzazione, coerente con gli obiettivi di risparmio di suolo e limitazione degli sprechi, ambito in cui anche il restauro architettonico trova spazio, la conoscenza delle finestrature e degli elementi di chiusura si conferma essere una componente fondamentale per ogni scelta di intervento fondata sull’efficace e sostenibile contemperamento di esigenze di tutela, di comfort e risparmio energetico. Alla diffusa pratica della sostituzione in assenza di valutazioni sul valore documentale di questi elementi, si ritiene debba essere contrapposto un atteggiamento più attento e prudente, basato sulla conoscenza, che consenta di preservare i serramenti nel relativo contesto architettonico e di attuare al contempo interventi volti al miglioramento prestazionale e al contenimento energetico. La raccolta di casi, esperienze, riflessioni proposte della varietà dei serramenti italiani, con carattere anche regionalistico -certamene non esaustiva- delinea i caratteri costruttivi, il “com’è fatto”, spesso svelando capacità tecnologiche di un “saper fare” in parte perduto, e mostra esempi di interventi effettuati dal carattere esemplificativo sia ai fini della diffusione di una cultura della conservazione sia, allo stesso tempo, di obiettivi di efficientamento.

Finestre tra convenienza, decoro e comfort: il palazzo del governatore dello stato di Milano

Forni Marica
2020-01-01

Abstract

Il serramento, elemento tecnologico che partecipa in maniera importante alla connotazione di un edificio, e ancor più nel caso di un edificio storico, è oggi ancora oggetto di troppa poca attenzione da parte chi si trova ad operare sull’architettura esistente. Accanto a tanti approfondimenti relativi ad aspetti prestazionali, sono tuttavia rari studi e ricerche condotti sui serramenti storici relativi alle molteplici peculiarità tecnologiche, costruttive e di comportamento nel tempo. In un contesto operativo di riqualificazione e/o rifunzionalizzazione, coerente con gli obiettivi di risparmio di suolo e limitazione degli sprechi, ambito in cui anche il restauro architettonico trova spazio, la conoscenza delle finestrature e degli elementi di chiusura si conferma essere una componente fondamentale per ogni scelta di intervento fondata sull’efficace e sostenibile contemperamento di esigenze di tutela, di comfort e risparmio energetico. Alla diffusa pratica della sostituzione in assenza di valutazioni sul valore documentale di questi elementi, si ritiene debba essere contrapposto un atteggiamento più attento e prudente, basato sulla conoscenza, che consenta di preservare i serramenti nel relativo contesto architettonico e di attuare al contempo interventi volti al miglioramento prestazionale e al contenimento energetico. La raccolta di casi, esperienze, riflessioni proposte della varietà dei serramenti italiani, con carattere anche regionalistico -certamene non esaustiva- delinea i caratteri costruttivi, il “com’è fatto”, spesso svelando capacità tecnologiche di un “saper fare” in parte perduto, e mostra esempi di interventi effettuati dal carattere esemplificativo sia ai fini della diffusione di una cultura della conservazione sia, allo stesso tempo, di obiettivi di efficientamento.
2020
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