Il presente Know-How si inserisce nell'ambito degli studi sulla relazione persona-ambiente, oggi consolidati in diversi ambiti disciplinari. In particolare, il metodo oggetto del know-how ha l’obiettivo di analizzare la reazioni degli utenti ad ambienti fisici al loro stato di fatto o di progetto ed è applicabile a contesti diversi, come ad esempio ambienti urbani o extraurbani, naturali o artificiali, indoor o outdoor, reale o immaginato, ovvero frutto di un processo creativo. Il metodo è stato denominato dagli autori “Experiential Environmental Impact Assessment” (“exp-EIA”). exp-EIA è stato sviluppato a partire dal 2016 da Barbara E.A. Piga (POLIMI, architettopianificatore), Marco Boffi (UNIMI, psicologo sociale) e Nicola Rainisio (UNIMI, psicologo ambientale), inizialmente tramite attività di ricerca gestita in forma autonoma e ulteriormente sviluppato grazie all'assegnazione di due progetti europei H2020 EIT Digital (Digital Cities) “AR4CUP: Augmented Reality for Collaborative Urban Planning” (B.Piga è capofila per il Politecnico di Milano). exp-EIA viene utilizzata all’interno di un’app di Realtà Aumentata sviluppata nel corso dei due progetti, come segue: AR4CUP 2019 | per l’anticipazione delle reazioni degli utenti ai progetti di 20 trasformazione urbana con l’obiettivo principale di informare Developer, Architetti e Pubbliche Amministrazioni rispetto a punti di forza e criticità percepite dei progetti. L’obiettivo è di anticipare eventuali criticità progettuali per ridurre il rischio di insuccesso. AR4CUP 2020 | per la valutazione dello stato di fatto di un’area urbana a partire dalla percezione degli abitanti. L'obiettivo è informare l’investimento e supportare la costruzione di un brief progettuale calato nel contesto rispetto alle esperienze degli abitanti del luogo.
Copyright: Experiential Environmental Impact Assessment (exp-EIA)
B. Piga;
2020-01-01
Abstract
Il presente Know-How si inserisce nell'ambito degli studi sulla relazione persona-ambiente, oggi consolidati in diversi ambiti disciplinari. In particolare, il metodo oggetto del know-how ha l’obiettivo di analizzare la reazioni degli utenti ad ambienti fisici al loro stato di fatto o di progetto ed è applicabile a contesti diversi, come ad esempio ambienti urbani o extraurbani, naturali o artificiali, indoor o outdoor, reale o immaginato, ovvero frutto di un processo creativo. Il metodo è stato denominato dagli autori “Experiential Environmental Impact Assessment” (“exp-EIA”). exp-EIA è stato sviluppato a partire dal 2016 da Barbara E.A. Piga (POLIMI, architettopianificatore), Marco Boffi (UNIMI, psicologo sociale) e Nicola Rainisio (UNIMI, psicologo ambientale), inizialmente tramite attività di ricerca gestita in forma autonoma e ulteriormente sviluppato grazie all'assegnazione di due progetti europei H2020 EIT Digital (Digital Cities) “AR4CUP: Augmented Reality for Collaborative Urban Planning” (B.Piga è capofila per il Politecnico di Milano). exp-EIA viene utilizzata all’interno di un’app di Realtà Aumentata sviluppata nel corso dei due progetti, come segue: AR4CUP 2019 | per l’anticipazione delle reazioni degli utenti ai progetti di 20 trasformazione urbana con l’obiettivo principale di informare Developer, Architetti e Pubbliche Amministrazioni rispetto a punti di forza e criticità percepite dei progetti. L’obiettivo è di anticipare eventuali criticità progettuali per ridurre il rischio di insuccesso. AR4CUP 2020 | per la valutazione dello stato di fatto di un’area urbana a partire dalla percezione degli abitanti. L'obiettivo è informare l’investimento e supportare la costruzione di un brief progettuale calato nel contesto rispetto alle esperienze degli abitanti del luogo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.