In Lombardia si continua ad assistere alla diminuzione dello stock di Edilizia Residenziale Pubblica (Erp) attraverso veri e propri piani di alienazione su vasta scala degli alloggi pubblici, motivati dai cronici problemi di sostenibilità economica nella gestione e manutenzione. Tuttavia, in passato l’ente pubblico aveva sperimentato altre modalità con cui contenere le proprie spese, tra queste il coinvolgimento di risorse e competenze del privato sociale. Questo è il caso delle Quattro Corti nel quartiere popolare milanese Stadera, dove alla fine degli anni Novanta è stato avviato un virtuoso progetto di partenariato tra pubblico e privato. In seguito a una fase di consultazione e negoziazione, due cooperative d’abitanti hanno ottenuto in comodato due palazzine con l’accordo che le ristrutturassero e le gestissero per venticinque anni con risorse economiche proprie. In questo modo le cooperative hanno potuto acquisire gli immobili ad una condizione vantaggiosa e realizzare soluzioni abitative economicamente accessibili per i loro soci, mentre l’ente pubblico, mantenendo la proprietà, rientrerà in possesso di alloggi in condizioni migliori allo scadere del comodato. L’articolo ripercorre il progetto delle Quattro corti e ne analizza gli effetti a quindici anni dall’ingresso dei soci negli alloggi, evidenziando come l’iniziativa sia una risposta alla crescente domanda di una casa affordable e garantisca la tutela del patrimonio pubblico, allontanando il rischio della sua dismissione e alienazione.
Le Quattro Corti di Stadera: un caso pionieristico di rigenerazione del patrimonio residenziale pubblico a Milano
M. Peverini;
2020-01-01
Abstract
In Lombardia si continua ad assistere alla diminuzione dello stock di Edilizia Residenziale Pubblica (Erp) attraverso veri e propri piani di alienazione su vasta scala degli alloggi pubblici, motivati dai cronici problemi di sostenibilità economica nella gestione e manutenzione. Tuttavia, in passato l’ente pubblico aveva sperimentato altre modalità con cui contenere le proprie spese, tra queste il coinvolgimento di risorse e competenze del privato sociale. Questo è il caso delle Quattro Corti nel quartiere popolare milanese Stadera, dove alla fine degli anni Novanta è stato avviato un virtuoso progetto di partenariato tra pubblico e privato. In seguito a una fase di consultazione e negoziazione, due cooperative d’abitanti hanno ottenuto in comodato due palazzine con l’accordo che le ristrutturassero e le gestissero per venticinque anni con risorse economiche proprie. In questo modo le cooperative hanno potuto acquisire gli immobili ad una condizione vantaggiosa e realizzare soluzioni abitative economicamente accessibili per i loro soci, mentre l’ente pubblico, mantenendo la proprietà, rientrerà in possesso di alloggi in condizioni migliori allo scadere del comodato. L’articolo ripercorre il progetto delle Quattro corti e ne analizza gli effetti a quindici anni dall’ingresso dei soci negli alloggi, evidenziando come l’iniziativa sia una risposta alla crescente domanda di una casa affordable e garantisca la tutela del patrimonio pubblico, allontanando il rischio della sua dismissione e alienazione.File | Dimensione | Formato | |
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