Lo sviluppo del turismo lento, basato sulla valorizzazione di itinerari culturali, cammini, percorsi cicloturistici, ha visto negli ultimi anni uno sviluppo molto intenso, sia con riferimento ad luoghi specifici e tradizionalmente vocati (siti monumentali, parchi e aree protette), sia con la promozione e realizzazione di itinerari estesi, che attraversano nuovi territori anche di margine (cammini storici, percorsi lungo i fiumi, canali e linee ferroviarie dismesse). Il caso di studio che si presenta riguarda un itinerario cicloturistico nel paesaggio pugliese e lucano, tra la Foresta Umbra e Matera, dove si trovano siti UNESCO, beni culturali, centri storici, aree protette e sistemi paesaggistici di grande pregio come quello del Parco dell’Alta Murgia. Il percorso, individuato attraverso un processo di analisi finalizzata al progetto territoriale, mette in evidenza la possibilità di realizzare un sistema unitario, strettamente connesso e integrato alla rete infrastrutturale. Considerando questa particolare condizione territoriale, il contributo analizza alcune criticità e ipotizza strategie di basso costo che partono dal miglioramento del sistema esistente, proponendo soluzioni intermodali e percorsi finalizzati a favorire l’accessibilità turistica lenta del territorio e la realizzazione di un sistema di beni organizzati secondo un modello a rete, che consideri l’intero territorio come patrimonio. Tali azioni, improntate ad una visione di sostenibilità basata sulla mobilità lenta, portano a ricadute positive non solo per i turisti, ma anche a vantaggi duraturi per le comunità locali, inserendosi in pieno tra le Sustainable Development Goals (3, 9 e 11).
Dalla Foresta Umbra a Matera. In bici nei Parchi e siti Unesco, tra paesaggio e infrastrutture
A. Rolando;A. Scandiffio
2020-01-01
Abstract
Lo sviluppo del turismo lento, basato sulla valorizzazione di itinerari culturali, cammini, percorsi cicloturistici, ha visto negli ultimi anni uno sviluppo molto intenso, sia con riferimento ad luoghi specifici e tradizionalmente vocati (siti monumentali, parchi e aree protette), sia con la promozione e realizzazione di itinerari estesi, che attraversano nuovi territori anche di margine (cammini storici, percorsi lungo i fiumi, canali e linee ferroviarie dismesse). Il caso di studio che si presenta riguarda un itinerario cicloturistico nel paesaggio pugliese e lucano, tra la Foresta Umbra e Matera, dove si trovano siti UNESCO, beni culturali, centri storici, aree protette e sistemi paesaggistici di grande pregio come quello del Parco dell’Alta Murgia. Il percorso, individuato attraverso un processo di analisi finalizzata al progetto territoriale, mette in evidenza la possibilità di realizzare un sistema unitario, strettamente connesso e integrato alla rete infrastrutturale. Considerando questa particolare condizione territoriale, il contributo analizza alcune criticità e ipotizza strategie di basso costo che partono dal miglioramento del sistema esistente, proponendo soluzioni intermodali e percorsi finalizzati a favorire l’accessibilità turistica lenta del territorio e la realizzazione di un sistema di beni organizzati secondo un modello a rete, che consideri l’intero territorio come patrimonio. Tali azioni, improntate ad una visione di sostenibilità basata sulla mobilità lenta, portano a ricadute positive non solo per i turisti, ma anche a vantaggi duraturi per le comunità locali, inserendosi in pieno tra le Sustainable Development Goals (3, 9 e 11).File | Dimensione | Formato | |
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