Disegni di Architettura / Drawings of Architecture (1995-2010) ITA Perché una raccolta di disegni dal 1995 al 2010? Queste date coincidono con l'inizio e la fine di un ciclo di disegni che si sono concretizzati in opere realizzate con esito fortunato, la Galleria D'Arte Diamante a Novafeltria e gli uffici Royal Lottomatica a Cerro Maggiore. Opere fortunate perché i committenti si sono fidati di due idee nate per essere rifiutate data la loro eccessiva carica formale ed espressiva; proprio questa coincidenza con un possibile incidente di percorso nella normalità della pratica architettonica fatta di progetti inincidenti sul dibattito contemporaneo ha reso reale un disegno destinato al cassetto dei sogni. Opere la cui qualità è stata determinata dalla cura del dettaglio e dalla capacità realizzativa delle maestranze impiegate, attori non secondari del processo produttivo del manufatto architettonico. Da Marc Bloch a Manfredo Tafuri il progetto storico diventa descrizione dell'opera architettonica inquadrata nella realtà complessa dei processi produttivi e del lavoro intellettuale, in cui ogni effetto apparentemente collaterale influenza le caratteristiche finali del lavoro eseguito, la sua manifestazione. Non esiste un momento in cui il disegno non si debba confrontare con i processi produttivi se il suo scopo è davvero quello di diventare architettura eseguibile e determinata in ogni suo valore estetico. La tecnica del progetto diventa vademecum della volontà di fare bene, di trasformare un'idea disegnata nella solidità di muri e oggetti che ci permettono di entrare nel mondo prefigurato del progettista. L'architetto però non è un solista, ma dirige un'orchestra i cui strumenti devono suonare all'unisono, devono intendere e tradurre in maniera coerente il gesto del direttore, pena la caduta dell'armonia in cacofonici rumori. Ma dal disegno si parte sempre, perché il disegno è lo strumento di ideazione prima e controllo poi dei processi produttivi fino alla conclusione dell'opera, della consegna al mondo di un segmento del proprio intelletto creativo e razionale, una lettera di amore o di odio che si solidifica in parole di pietra e colori, di linee e di forme. I disegni/progetti qui presentati sono in ordine cronologico e solo in parte realizzati. I disegni e il sottoscritto non sempre hanno avuto la forza di convincere gli attori del processo produttivo, peccato. Eccone la lista: Galleria Diamante (1995), Da Marchesi mansarda e ristorante (1996), nuova casa di paese (1997), insediamento artigianale Bastioni (1998), due nuove case di campagna (1998), restyling della casa-studio di Milano e di una casa nel milanese (2002), progetto di concorso per l'ampliamento del cimitero di Gozzano (2005), restyling di una casa in Svizzera (2009), nuovi uffici dell'azienda Toc! Toc! (2010), restyling di una casa al mare (2010), progetto per un hotel sullo stretto di Taiwan (2010), progetto per il concorso di recupero delle mura di Massa Marittima (2010), Uffici Royal Lottomatica (2009-2010). ENG Why a collection of drawings from 1995 to 2010? These dates coincide with the beginning and end of a cycle of drawings that materialized in works created with a successful outcome, the Diamond Art Gallery in Novafeltria and the Royal Lottomatica offices in Cerro Maggiore. Fortunate works because the clients trusted two ideas born to be rejected given their excessive formal and expressive charge; just this coincidence with a possible accident in the path of normality of architectural practice, made of not incident projects on the contemporary debate, has made real a design destined for the drawer of dreams . Works whose quality was determined by the attention to detail and the ability to well make the workers employed, not secondary actors in the production process of the architectural work. From Marc Bloch to Manfredo Tafuri the "historical project" becomes a description of the architectural work framed in the complex reality of the production processes and intellectual work, in which each apparently collateral effect influences the final characteristics of the work performed and its manifestation. There is no moment in which design does not have to deal with production processes if its purpose is truly to become executable and determined architecture in all its aesthetic values. The project technique becomes a vademecum of the will to do well, to transform an idea drawn in the solidity of walls and objects that allow us to enter the prefigured world of the architect. The architect, however, is not a soloist, but directs an orchestra whose instruments must play in unison, they must understand and translate the conductor's gesture in a coherent manner, otherwise the harmony will fall into cacophonic noises. But we always start from drawing, because drawing is the tool of ideation first and then checking of the production processes until the conclusion of the work, of the delivery to the world of a segment of one's own creative and rational intellect, a note of love or hate which solidifies into words of stone and colors, of lines and shapes. The drawings / designs presented here are in chronological order and only partially realized. The drawings and I have not always had the strength to convince the actors of the production process, that is a pity. Here is the list: Diamante Art Gallery (1995), Da Marchesi house and restaurant (1996), new house in small center (1997), artisan settlement Bastioni (1998), two new countryside houses (1998), restyling of the Milan studio-house and a house in Milan (2002), competition project for the expansion of the cemetery of Gozzano (2005), restyling of a house in Switzerland (2009), new offices of the company Toc! Toc! (2010), restyling of a house by the sea (2010), project for a hotel on the Taiwan Strait (2010), competition project to recover the walls of Massa Marittima (2010), Royal Lottomatica Offices (2010).

Disegni di Architettura / Drawings of Architecture (1995-2010)

A Bianchi
2020-01-01

Abstract

Disegni di Architettura / Drawings of Architecture (1995-2010) ITA Perché una raccolta di disegni dal 1995 al 2010? Queste date coincidono con l'inizio e la fine di un ciclo di disegni che si sono concretizzati in opere realizzate con esito fortunato, la Galleria D'Arte Diamante a Novafeltria e gli uffici Royal Lottomatica a Cerro Maggiore. Opere fortunate perché i committenti si sono fidati di due idee nate per essere rifiutate data la loro eccessiva carica formale ed espressiva; proprio questa coincidenza con un possibile incidente di percorso nella normalità della pratica architettonica fatta di progetti inincidenti sul dibattito contemporaneo ha reso reale un disegno destinato al cassetto dei sogni. Opere la cui qualità è stata determinata dalla cura del dettaglio e dalla capacità realizzativa delle maestranze impiegate, attori non secondari del processo produttivo del manufatto architettonico. Da Marc Bloch a Manfredo Tafuri il progetto storico diventa descrizione dell'opera architettonica inquadrata nella realtà complessa dei processi produttivi e del lavoro intellettuale, in cui ogni effetto apparentemente collaterale influenza le caratteristiche finali del lavoro eseguito, la sua manifestazione. Non esiste un momento in cui il disegno non si debba confrontare con i processi produttivi se il suo scopo è davvero quello di diventare architettura eseguibile e determinata in ogni suo valore estetico. La tecnica del progetto diventa vademecum della volontà di fare bene, di trasformare un'idea disegnata nella solidità di muri e oggetti che ci permettono di entrare nel mondo prefigurato del progettista. L'architetto però non è un solista, ma dirige un'orchestra i cui strumenti devono suonare all'unisono, devono intendere e tradurre in maniera coerente il gesto del direttore, pena la caduta dell'armonia in cacofonici rumori. Ma dal disegno si parte sempre, perché il disegno è lo strumento di ideazione prima e controllo poi dei processi produttivi fino alla conclusione dell'opera, della consegna al mondo di un segmento del proprio intelletto creativo e razionale, una lettera di amore o di odio che si solidifica in parole di pietra e colori, di linee e di forme. I disegni/progetti qui presentati sono in ordine cronologico e solo in parte realizzati. I disegni e il sottoscritto non sempre hanno avuto la forza di convincere gli attori del processo produttivo, peccato. Eccone la lista: Galleria Diamante (1995), Da Marchesi mansarda e ristorante (1996), nuova casa di paese (1997), insediamento artigianale Bastioni (1998), due nuove case di campagna (1998), restyling della casa-studio di Milano e di una casa nel milanese (2002), progetto di concorso per l'ampliamento del cimitero di Gozzano (2005), restyling di una casa in Svizzera (2009), nuovi uffici dell'azienda Toc! Toc! (2010), restyling di una casa al mare (2010), progetto per un hotel sullo stretto di Taiwan (2010), progetto per il concorso di recupero delle mura di Massa Marittima (2010), Uffici Royal Lottomatica (2009-2010). ENG Why a collection of drawings from 1995 to 2010? These dates coincide with the beginning and end of a cycle of drawings that materialized in works created with a successful outcome, the Diamond Art Gallery in Novafeltria and the Royal Lottomatica offices in Cerro Maggiore. Fortunate works because the clients trusted two ideas born to be rejected given their excessive formal and expressive charge; just this coincidence with a possible accident in the path of normality of architectural practice, made of not incident projects on the contemporary debate, has made real a design destined for the drawer of dreams . Works whose quality was determined by the attention to detail and the ability to well make the workers employed, not secondary actors in the production process of the architectural work. From Marc Bloch to Manfredo Tafuri the "historical project" becomes a description of the architectural work framed in the complex reality of the production processes and intellectual work, in which each apparently collateral effect influences the final characteristics of the work performed and its manifestation. There is no moment in which design does not have to deal with production processes if its purpose is truly to become executable and determined architecture in all its aesthetic values. The project technique becomes a vademecum of the will to do well, to transform an idea drawn in the solidity of walls and objects that allow us to enter the prefigured world of the architect. The architect, however, is not a soloist, but directs an orchestra whose instruments must play in unison, they must understand and translate the conductor's gesture in a coherent manner, otherwise the harmony will fall into cacophonic noises. But we always start from drawing, because drawing is the tool of ideation first and then checking of the production processes until the conclusion of the work, of the delivery to the world of a segment of one's own creative and rational intellect, a note of love or hate which solidifies into words of stone and colors, of lines and shapes. The drawings / designs presented here are in chronological order and only partially realized. The drawings and I have not always had the strength to convince the actors of the production process, that is a pity. Here is the list: Diamante Art Gallery (1995), Da Marchesi house and restaurant (1996), new house in small center (1997), artisan settlement Bastioni (1998), two new countryside houses (1998), restyling of the Milan studio-house and a house in Milan (2002), competition project for the expansion of the cemetery of Gozzano (2005), restyling of a house in Switzerland (2009), new offices of the company Toc! Toc! (2010), restyling of a house by the sea (2010), project for a hotel on the Taiwan Strait (2010), competition project to recover the walls of Massa Marittima (2010), Royal Lottomatica Offices (2010).
2020
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