Riflettere sull’opera di Renzo Zavanella, significa sollevare il coperchio di quello scrigno dell’architettura italiana contenente figure, opere, esperienze che hanno intessuto la trama del paesaggio italiano spesso da una posizione decentrata rispetto all’epicentro del dibattito e che, proprio per tale motivo, risultano ancora più efficaci e credibili nel testimoniarne la sostanza. In parallelo, il recupero e valorizzazione dell’identità del patrimonio archivistico-culturale del Novecento architettonico italiano, promuove una duplice attività pro-spettica: da un lato il configurarsi di un’azione di tutela e custodia della memoria; dall’altra la condivisione e diffusione della conoscenza. L’importanza della let-tura e successiva divulgazione delle esperienze altrui, configura un patrimonio indispensabile per la crescita e formazione delle generazioni future di architetti e intellettuali: vieppiù, lo studio dei valori trasmessici, tramite il proprio operato, dai maestri della cultura architettonica del Novecento, rappresenta uno strumento insostituibile dal punto di vista metodologico e culturale. «Nessun poeta, nessun artista di nessun’arte, preso per sé solo, ha un significato compiuto. La sua importanza, il giudizio che si dà di lui, è il giudizio di lui in rapporto ai poeti del passato. Non è possibile valutarlo da solo, bisogna collocarlo, per procedere a confronti e contrapposizioni, tra i poeti del passato.
Renzo Zavanella. Architetture sussurrate tra modernismo e sperimentazione
E. Faroldi
2019-01-01
Abstract
Riflettere sull’opera di Renzo Zavanella, significa sollevare il coperchio di quello scrigno dell’architettura italiana contenente figure, opere, esperienze che hanno intessuto la trama del paesaggio italiano spesso da una posizione decentrata rispetto all’epicentro del dibattito e che, proprio per tale motivo, risultano ancora più efficaci e credibili nel testimoniarne la sostanza. In parallelo, il recupero e valorizzazione dell’identità del patrimonio archivistico-culturale del Novecento architettonico italiano, promuove una duplice attività pro-spettica: da un lato il configurarsi di un’azione di tutela e custodia della memoria; dall’altra la condivisione e diffusione della conoscenza. L’importanza della let-tura e successiva divulgazione delle esperienze altrui, configura un patrimonio indispensabile per la crescita e formazione delle generazioni future di architetti e intellettuali: vieppiù, lo studio dei valori trasmessici, tramite il proprio operato, dai maestri della cultura architettonica del Novecento, rappresenta uno strumento insostituibile dal punto di vista metodologico e culturale. «Nessun poeta, nessun artista di nessun’arte, preso per sé solo, ha un significato compiuto. La sua importanza, il giudizio che si dà di lui, è il giudizio di lui in rapporto ai poeti del passato. Non è possibile valutarlo da solo, bisogna collocarlo, per procedere a confronti e contrapposizioni, tra i poeti del passato.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: saggio Emilio Faroldi_introduzione al volume_Renzo Zavanella. Architetture sussurrate tra modernismo e sperimentazione
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