I sette Savi di Fausto Melotti ritornano nella spazio della Soglia Magica della aerostazione di Malpensa e aprono una nuova stagione espositiva. Le monumentali statue restaurate diventano nel nuovo allestimento delle presenze umane fuori scala, a cui i viaggiatori, in partenza o in arrivo, possono mescolarsi, avvicinarsi e con cui possono stabilire un contatto. L'ambiente espositivo perde i suoi confini grazie a un allestimento chiaro e senza spigoli, come in un "limbo" in cui la luce si diffonde e fa risaltare le forme sinuose dei corpi di pietra. Grandi piedistalli lenticolari tengono in sicurezza le opere, che posano solidamente a terra, e al tempo stesso mantengono i visitatori ad una distanza di sicurezza. A terra, un pavimento in moquette attutisce i rumori e smorza i riflessi delle luci, contribuendo a creare un'atmosfera soffusa e silenziosa in cui le statue si stagliano ad una altezza superiore a quella umana. La galleria di accesso dalla stazione è utilizzata per narrare la storia del ritrovamento delle statue originariamente installate al Liceo Carducci, poi danneggiate e infine restaurate. All'ingresso della spazio espositivo vero e proprio, su una quinta free standing, è posizionata una grande riproduzione della fotografia di Ugo Mulas che rappresenta lo scultore con la sua opera.

Mostra I 7 Savi

Michele De Lucchi
2019-01-01

Abstract

I sette Savi di Fausto Melotti ritornano nella spazio della Soglia Magica della aerostazione di Malpensa e aprono una nuova stagione espositiva. Le monumentali statue restaurate diventano nel nuovo allestimento delle presenze umane fuori scala, a cui i viaggiatori, in partenza o in arrivo, possono mescolarsi, avvicinarsi e con cui possono stabilire un contatto. L'ambiente espositivo perde i suoi confini grazie a un allestimento chiaro e senza spigoli, come in un "limbo" in cui la luce si diffonde e fa risaltare le forme sinuose dei corpi di pietra. Grandi piedistalli lenticolari tengono in sicurezza le opere, che posano solidamente a terra, e al tempo stesso mantengono i visitatori ad una distanza di sicurezza. A terra, un pavimento in moquette attutisce i rumori e smorza i riflessi delle luci, contribuendo a creare un'atmosfera soffusa e silenziosa in cui le statue si stagliano ad una altezza superiore a quella umana. La galleria di accesso dalla stazione è utilizzata per narrare la storia del ritrovamento delle statue originariamente installate al Liceo Carducci, poi danneggiate e infine restaurate. All'ingresso della spazio espositivo vero e proprio, su una quinta free standing, è posizionata una grande riproduzione della fotografia di Ugo Mulas che rappresenta lo scultore con la sua opera.
2019
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