Per la città e il territorio gli spazi aperti sono infrastruttura per eccellenza, sia essa verde, blu o grigia. Sono struttura, spina dorsale che organizza, dà senso e ricompone città e territori diversi e frammentati. Sono disegno morfogenetico che velocemente sfugge al senso per cui è stato creato, per farsi vincolo e invariante. Sono supporto per attività molteplici: scena urbana di riti collettivi di lunga durata anche quotidiani e di espressione informale, ma anche ambito territoriale di connettività ecologica e continuità spaziale visiva e per il movimento umano e animale. Sono luogo privilegiato dove lo spessore del suolo può garantire i cicli delle acque, dell'aria e del cibo (e con essi salute delle specie, anche quella umana, e del pianeta). Il libro restituisce, in apertura, un quadro di questi aspetti, delle ragioni per le quali si ritengono rilevanti e della condizione attuale del progetto urbanistico che li affronta, mettendo sotto la lente di interesse un arco temporale che riguarda gli ultimi trenta quarant'anni. A fronte dell'ambiziosa portata che si intende riconoscere agli spazi aperti, il volume presenta un insieme di diverse esperienze di progettazione di questi spazi. Esse riguardano il progetto e la pianificazione urbanistica, il disegno urbano e di paesaggio, le politiche urbane e territoriali.
Spazi aperti. Ragioni, progetti e piani urbanistici
M. Mareggi
2020-01-01
Abstract
Per la città e il territorio gli spazi aperti sono infrastruttura per eccellenza, sia essa verde, blu o grigia. Sono struttura, spina dorsale che organizza, dà senso e ricompone città e territori diversi e frammentati. Sono disegno morfogenetico che velocemente sfugge al senso per cui è stato creato, per farsi vincolo e invariante. Sono supporto per attività molteplici: scena urbana di riti collettivi di lunga durata anche quotidiani e di espressione informale, ma anche ambito territoriale di connettività ecologica e continuità spaziale visiva e per il movimento umano e animale. Sono luogo privilegiato dove lo spessore del suolo può garantire i cicli delle acque, dell'aria e del cibo (e con essi salute delle specie, anche quella umana, e del pianeta). Il libro restituisce, in apertura, un quadro di questi aspetti, delle ragioni per le quali si ritengono rilevanti e della condizione attuale del progetto urbanistico che li affronta, mettendo sotto la lente di interesse un arco temporale che riguarda gli ultimi trenta quarant'anni. A fronte dell'ambiziosa portata che si intende riconoscere agli spazi aperti, il volume presenta un insieme di diverse esperienze di progettazione di questi spazi. Esse riguardano il progetto e la pianificazione urbanistica, il disegno urbano e di paesaggio, le politiche urbane e territoriali.File | Dimensione | Formato | |
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