Molti dei grandi complessi di housing sociale eretti a partire dal secondo dopoguerra si sono rivelati troppo arditi per avere successo. Talvolta il fallimento è stato decretato dalla mancanza di una comunità ideale e pronta a sposare visioni architettoniche utopiche; altrove, i progetti si sono dimostrati incapaci di soddisfare il mutare nel tempo delle esigenze abitative. Le Unité d’Habitation di Le Corbusier, il progetto londinese degli Smithson per i Robin Hood Gardens, le Balfron e Trellick Tower di Ernö Goldfinger, Park Hill Housing a Sheffield di Jack Lynn e Ivor Smith, il quartiere Le Mirail di Tolosa di Georges Candilis, Alexis Josic e Shadrach Woods, Nuovo Corviale di Mario Fiorentino, le “Vele” di Scampia di Franz di Salvo o gli Espaces de Abraxas di Ricardo Bofill i Leví sono esempi illuminanti. In alcuni casi si è deciso di abbattere megastrutture ritenute non recuperabili, in altri sono state intraprese iniziative di rilancio. Il contributo si occuperà di studiare da una prospettiva di interni le strategie adottate per riqualificare edifici iconici e la coerenza degli interventi rispetto alle idee architettoniche e sociali originali, in particolare in due casi opposti affidati a Studio Egret West e Hawkins/Brown: Park Hill Housing a Sheffield e Balfron Tower a Londra.
Tradimento o salvezza? La riqualificazione delle icone dell’housing sociale nel nuovo millennio
Cristina F. Colombo
2020-01-01
Abstract
Molti dei grandi complessi di housing sociale eretti a partire dal secondo dopoguerra si sono rivelati troppo arditi per avere successo. Talvolta il fallimento è stato decretato dalla mancanza di una comunità ideale e pronta a sposare visioni architettoniche utopiche; altrove, i progetti si sono dimostrati incapaci di soddisfare il mutare nel tempo delle esigenze abitative. Le Unité d’Habitation di Le Corbusier, il progetto londinese degli Smithson per i Robin Hood Gardens, le Balfron e Trellick Tower di Ernö Goldfinger, Park Hill Housing a Sheffield di Jack Lynn e Ivor Smith, il quartiere Le Mirail di Tolosa di Georges Candilis, Alexis Josic e Shadrach Woods, Nuovo Corviale di Mario Fiorentino, le “Vele” di Scampia di Franz di Salvo o gli Espaces de Abraxas di Ricardo Bofill i Leví sono esempi illuminanti. In alcuni casi si è deciso di abbattere megastrutture ritenute non recuperabili, in altri sono state intraprese iniziative di rilancio. Il contributo si occuperà di studiare da una prospettiva di interni le strategie adottate per riqualificare edifici iconici e la coerenza degli interventi rispetto alle idee architettoniche e sociali originali, in particolare in due casi opposti affidati a Studio Egret West e Hawkins/Brown: Park Hill Housing a Sheffield e Balfron Tower a Londra.File | Dimensione | Formato | |
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