Gratosoglio Ground Zero: persone, luoghi, pratiche

Il saggio propone una riflessione critica su una esperienza metodologica di interdisciplinarietà nella didattica e nella ricerca attraverso il progetto. Attraverso la guida di tre docenti con background eterogenei – un esperto di interni e cultura domestica, una studiosa di urbanistica che utilizza approcci etnografici e un fotografo professionista – lo sguardo degli studenti è stato orientato alla identificazione, raccolta e sistematizzazione dei dispositivi e degli oggetti messi in gioco per produrre forme di appropriazione dello spazio pubblico. L’invito è stato quello di produrre esplorazioni “dense” alla scala micro, finalizzate a comprendere sia le dinamiche e le forme dei luoghi dove avviene l’incontro, sia le radici di barriere più o meno visibili. Lasciando emergere in trasparenza, proprio dall’osservazione attenta, contenuti, programmi, temi e anche forme di possibili interventi che, pur restando non esplicitati, sono sempre ben presenti.