Beauty inspires people. Mediating creativity and needs is the goal of enlightened entrepreneurs who get involved in an approach process, in certain cases of fusion, between "making design", that is, between producing everyday objects, and "making art ": they are “art mediators” capable of hybridizing the worlds of art, design and market transforming the best expressions of designers and artists creativity into objects able of touching the public's heart. Through cases study of avant-garde design companies that have experimented with "commercial art", an attitude emerges that places at the centre of the project the "fascination of the object" sought by Alessi and Vitra, as well as the design "imaginative-visual" matrix, supported by Osvaldo Borsani, and which contributes to preserving the design from the danger of passive assimilation to the mechanics of serial production, confirming that "good design" is an alchemic formula that results from the balance between technical, economic, but above all, conceptual experience. Without denying the importance of aspects relating to the use of the object, materials, or production processes, we want to highlight the dominance of the idea, which is capable of arousing attention in a world in which the indiscriminate proliferation of images reigns : the idea, which arises upstream of an object to make the public think, amuse it, or provoke it, without denying the nature of the object, which usually also includes a utility. The designers-artists, or artists-designers, are today custodians of quality in a world that is quantifying, because the quality of an object reinvented through an artistic approach, free to act on the deepest aspects of the human being, has the capacity to resonate with him reflecting his own nature and inventiveness. And if the company accepts this challenge, innovative products that can become design icons can be born.

La bellezza ispira le persone. Mediare creatività e bisogni è l’obiettivo degli imprenditori illuminati che si sono messi in gioco in un processo di avvicinamento, in certi casi di fusione, tra il “fare design”, cioè tra il produrre oggetti d’uso, e il “fare arte”: sono art mediators capaci di ibridare i mondi dell’arte, del progetto e del mercato e trasformare le migliori espressioni della creatività di progettisti, artisti e designer in oggetti in grado di toccare il cuore del pubblico. Attraverso lo studio di casi storici di imprese di design d’avanguardia che hanno sperimentato azioni di “arte commerciale” emerge un’attitudine che pone al centro del progetto la “fascinazione dell’oggetto”, ricercata da Alessi e da Vitra, così come la matrice “immaginativa-visuale” del design, sostenuta da Osvaldo Borsani, e che concorre a preservare la progettazione dal pericolo di un’assimilazione passiva alla meccanica della produzione seriale, a conferma che il “buon design” è una formula alchemica che risulta dall’equilibrio tra esperienza tecnica, economica, ma soprattutto concettuale. Senza negare l’importanza degli aspetti relativi all’uso dell’oggetto, ai materiali, o ai processi di produzione, si vuole evidenziare la dominanza dell’idea, che è capace di suscitare attenzione in un mondo in cui regna la proliferazione indiscriminata di immagini: l’idea, che si pone a monte di un oggetto per far pensare il pubblico, divertirlo, o provocarlo, non rinnegando la natura dell’oggetto, che di solito prevede anche un’utilità. I designers-artisti, o artisti-designers, sono oggi custodi della qualità in un mondo che va quantificandosi, perché la qualità di un oggetto reinventato attraverso un approccio artistico, libero di agire sugli aspetti più profondi dell’essere umano, ha la capacità di risuonare con lui riflettendo la sua stessa natura e la capacità inventiva. E se l’impresa accoglie questa sfida possono nascere prodotti innovativi in grado di diventare icone del design.

Daily art for design company

A. Dominoni
2019-01-01

Abstract

Beauty inspires people. Mediating creativity and needs is the goal of enlightened entrepreneurs who get involved in an approach process, in certain cases of fusion, between "making design", that is, between producing everyday objects, and "making art ": they are “art mediators” capable of hybridizing the worlds of art, design and market transforming the best expressions of designers and artists creativity into objects able of touching the public's heart. Through cases study of avant-garde design companies that have experimented with "commercial art", an attitude emerges that places at the centre of the project the "fascination of the object" sought by Alessi and Vitra, as well as the design "imaginative-visual" matrix, supported by Osvaldo Borsani, and which contributes to preserving the design from the danger of passive assimilation to the mechanics of serial production, confirming that "good design" is an alchemic formula that results from the balance between technical, economic, but above all, conceptual experience. Without denying the importance of aspects relating to the use of the object, materials, or production processes, we want to highlight the dominance of the idea, which is capable of arousing attention in a world in which the indiscriminate proliferation of images reigns : the idea, which arises upstream of an object to make the public think, amuse it, or provoke it, without denying the nature of the object, which usually also includes a utility. The designers-artists, or artists-designers, are today custodians of quality in a world that is quantifying, because the quality of an object reinvented through an artistic approach, free to act on the deepest aspects of the human being, has the capacity to resonate with him reflecting his own nature and inventiveness. And if the company accepts this challenge, innovative products that can become design icons can be born.
2019
La bellezza ispira le persone. Mediare creatività e bisogni è l’obiettivo degli imprenditori illuminati che si sono messi in gioco in un processo di avvicinamento, in certi casi di fusione, tra il “fare design”, cioè tra il produrre oggetti d’uso, e il “fare arte”: sono art mediators capaci di ibridare i mondi dell’arte, del progetto e del mercato e trasformare le migliori espressioni della creatività di progettisti, artisti e designer in oggetti in grado di toccare il cuore del pubblico. Attraverso lo studio di casi storici di imprese di design d’avanguardia che hanno sperimentato azioni di “arte commerciale” emerge un’attitudine che pone al centro del progetto la “fascinazione dell’oggetto”, ricercata da Alessi e da Vitra, così come la matrice “immaginativa-visuale” del design, sostenuta da Osvaldo Borsani, e che concorre a preservare la progettazione dal pericolo di un’assimilazione passiva alla meccanica della produzione seriale, a conferma che il “buon design” è una formula alchemica che risulta dall’equilibrio tra esperienza tecnica, economica, ma soprattutto concettuale. Senza negare l’importanza degli aspetti relativi all’uso dell’oggetto, ai materiali, o ai processi di produzione, si vuole evidenziare la dominanza dell’idea, che è capace di suscitare attenzione in un mondo in cui regna la proliferazione indiscriminata di immagini: l’idea, che si pone a monte di un oggetto per far pensare il pubblico, divertirlo, o provocarlo, non rinnegando la natura dell’oggetto, che di solito prevede anche un’utilità. I designers-artisti, o artisti-designers, sono oggi custodi della qualità in un mondo che va quantificandosi, perché la qualità di un oggetto reinventato attraverso un approccio artistico, libero di agire sugli aspetti più profondi dell’essere umano, ha la capacità di risuonare con lui riflettendo la sua stessa natura e la capacità inventiva. E se l’impresa accoglie questa sfida possono nascere prodotti innovativi in grado di diventare icone del design.
art, beauty, design, company, innovation
arte, bellezza, impresa, design, innovazione
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