Gli spazi aperti sono spesso palcoscenico di socialità e convivialità, posto che vi siano le condizioni per poterne fruire con agio e sicurezza nella vita quotidiana e nel tempo libero. Il contributo restituiscono, da un lato, alcuni filoni di ricerca, laterali agli studi di architettura e urbanistica, che hanno cercato di studiare le pratiche d’uso di tali spazi. Dall’altro lato, a partire da tali letture del territorio “dal basso”, affiancate a più tradizionali letture “dall’alto”, utilizzate all’interno laboratori didattici con gli studenti del Politecnico di Milano, si restituiscono alcuni temi progettuali di trasformazione di questi spazi per la collettività nelle valli piacentine, aree interne in costante calo demografico, scarsa accessibilità e media dotazione di strutture di welfare. La qualificazione e valorizzazione degli spazi aperti verdi, blu o grigi, siano essi pubblici o privati, che rendono possibili buone condizioni di vivibilità e socialità hanno riguardato: una rinnovata cura e manutenzione delle trame della mobilità, il progetto di suolo a scala territoriale per regimentare terreni e acque, la riscoperta del patrimonio edilizio e degli spazi aperti per usi temporanei quale sostegno di possibili micro-economie e la valorizzazione degli spazi aperti dei centri minori (non storici).

Condizioni di possibilità per abitare gli spazi collettivi aperti

M. Mareggi
2019-01-01

Abstract

Gli spazi aperti sono spesso palcoscenico di socialità e convivialità, posto che vi siano le condizioni per poterne fruire con agio e sicurezza nella vita quotidiana e nel tempo libero. Il contributo restituiscono, da un lato, alcuni filoni di ricerca, laterali agli studi di architettura e urbanistica, che hanno cercato di studiare le pratiche d’uso di tali spazi. Dall’altro lato, a partire da tali letture del territorio “dal basso”, affiancate a più tradizionali letture “dall’alto”, utilizzate all’interno laboratori didattici con gli studenti del Politecnico di Milano, si restituiscono alcuni temi progettuali di trasformazione di questi spazi per la collettività nelle valli piacentine, aree interne in costante calo demografico, scarsa accessibilità e media dotazione di strutture di welfare. La qualificazione e valorizzazione degli spazi aperti verdi, blu o grigi, siano essi pubblici o privati, che rendono possibili buone condizioni di vivibilità e socialità hanno riguardato: una rinnovata cura e manutenzione delle trame della mobilità, il progetto di suolo a scala territoriale per regimentare terreni e acque, la riscoperta del patrimonio edilizio e degli spazi aperti per usi temporanei quale sostegno di possibili micro-economie e la valorizzazione degli spazi aperti dei centri minori (non storici).
2019
spazi aperti, pratiche urbane, progetto di suolo
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