L’idea di riaprire i Navigli milanesi scomparsi nel secolo scorso è presente sulla scena politico-culturale milanese da tempo. Riaprire i Navigli milanesi vuole dire recuperare lo storico tracciato di fine Ottocento, oggi occupato in modo esclusivo dalla rete viaria, lungo il percorso Cassina de’ Pomm – via Melchiorre Gioia – Bastioni di Porta Nuova – San Marco – Fatebenefratelli – via Senato – via San Damiano – via Visconti di Modrone – via Francesco Sforza – via Santa Sofia – via Molino delle Armi – via De Amicis – via Conca del Naviglio – Darsena. È possibile così realizzare un sistema continuo costituito da un canale navigabile e da una pista ciclabile che distribuiscano nuova qualità urbana in modo omogeneo da periferia a periferia, passando per il centro. Dal punto di vista urbanistico, del paesaggio e della qualità ambientale, nel suo complesso, il progetto può essere una leva formidabile per consolidare il rilancio di Milano, delle sue condizioni di vita e della sua immagine, anche dal punto di vista turistico, attraverso la formazione di una via d’acqua dal lago Maggiore all’Adriatico con la riscoperta della Darsena come porto della città. L’operazione non è nostalgica o oleografica. Essa guarda insieme alla storia e alla contemporaneità. Un progetto, dunque, per una nuova visione della città sul piano ambientale e del paesaggio urbano. Il volume riassume l’intero lavoro fin qui svolto e lancia significative anticipazioni che consentono al lettore di immaginare quale sarà il volto di Milano in seguito alla riapertura dei Navigli; vuole quindi rivolgersi ad un pubblico più vasto di quello dei soli addetti ai lavori, pur non rinunciando a mantenere un livello adeguato dal punto di vista tecnico, scientifico e culturale. Il libro è diviso in quattro parti. Si inizia con la prima, con uno sguardo rivolto alla gloriosa storia dei Navigli ma che subito inquadra le prospettive future a partire dalla navigabilità: entrano in campo storia, paesaggio urbano, arte e poesia, e la grande opportunità di costruire attraverso i nuovi Navigli un forte legame tra periferia e centro. La seconda parte inquadra il progetto di riapertura nel sistema complessivo dei Navigli, valutando tutte le risorse attivabili dalla multifunzionalità che caratterizza il territorio, attraversato dall’opera idraulica. La terza è dedicata al metodo usato e ai risultati fin qui raggiunti “progettando” i nuovi Navigli. Il testo descrive le caratteristiche specifiche dei diversi tratti, da Cassina de’ Pomm alla Darsena. La quarta e ultima parte del libro descrive la complessità di collaborazione delle diverse discipline necessaria per giungere al risultato di “fare i Nuovi Navigli”. Geologia, idrologia, idraulica, e gli studi sulla mobilità dialogano con il progetto architettonico e urbano che, a sua volta, fa i conti con la stima dei costi e con la valutazione dei benefici effettuata dagli economisti. La conclusione è una nuova speranza per la città, anzi, per dirla con gli autori, “una nuova via per Milano”.

I NUOVI NAVIGLI MILANESI. STORIA PER IL FUTURO

M. S. Prusicki
2018-01-01

Abstract

L’idea di riaprire i Navigli milanesi scomparsi nel secolo scorso è presente sulla scena politico-culturale milanese da tempo. Riaprire i Navigli milanesi vuole dire recuperare lo storico tracciato di fine Ottocento, oggi occupato in modo esclusivo dalla rete viaria, lungo il percorso Cassina de’ Pomm – via Melchiorre Gioia – Bastioni di Porta Nuova – San Marco – Fatebenefratelli – via Senato – via San Damiano – via Visconti di Modrone – via Francesco Sforza – via Santa Sofia – via Molino delle Armi – via De Amicis – via Conca del Naviglio – Darsena. È possibile così realizzare un sistema continuo costituito da un canale navigabile e da una pista ciclabile che distribuiscano nuova qualità urbana in modo omogeneo da periferia a periferia, passando per il centro. Dal punto di vista urbanistico, del paesaggio e della qualità ambientale, nel suo complesso, il progetto può essere una leva formidabile per consolidare il rilancio di Milano, delle sue condizioni di vita e della sua immagine, anche dal punto di vista turistico, attraverso la formazione di una via d’acqua dal lago Maggiore all’Adriatico con la riscoperta della Darsena come porto della città. L’operazione non è nostalgica o oleografica. Essa guarda insieme alla storia e alla contemporaneità. Un progetto, dunque, per una nuova visione della città sul piano ambientale e del paesaggio urbano. Il volume riassume l’intero lavoro fin qui svolto e lancia significative anticipazioni che consentono al lettore di immaginare quale sarà il volto di Milano in seguito alla riapertura dei Navigli; vuole quindi rivolgersi ad un pubblico più vasto di quello dei soli addetti ai lavori, pur non rinunciando a mantenere un livello adeguato dal punto di vista tecnico, scientifico e culturale. Il libro è diviso in quattro parti. Si inizia con la prima, con uno sguardo rivolto alla gloriosa storia dei Navigli ma che subito inquadra le prospettive future a partire dalla navigabilità: entrano in campo storia, paesaggio urbano, arte e poesia, e la grande opportunità di costruire attraverso i nuovi Navigli un forte legame tra periferia e centro. La seconda parte inquadra il progetto di riapertura nel sistema complessivo dei Navigli, valutando tutte le risorse attivabili dalla multifunzionalità che caratterizza il territorio, attraversato dall’opera idraulica. La terza è dedicata al metodo usato e ai risultati fin qui raggiunti “progettando” i nuovi Navigli. Il testo descrive le caratteristiche specifiche dei diversi tratti, da Cassina de’ Pomm alla Darsena. La quarta e ultima parte del libro descrive la complessità di collaborazione delle diverse discipline necessaria per giungere al risultato di “fare i Nuovi Navigli”. Geologia, idrologia, idraulica, e gli studi sulla mobilità dialogano con il progetto architettonico e urbano che, a sua volta, fa i conti con la stima dei costi e con la valutazione dei benefici effettuata dagli economisti. La conclusione è una nuova speranza per la città, anzi, per dirla con gli autori, “una nuova via per Milano”.
2018
MAGGIOLI
9788891626165
Milano Navigli riapertura paesaggio ambiente
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1127934
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