Questo lavoro si interroga sulla relazione tra fragilità territoriale, accessibilità e mobilità. Applicare il concetto di fragilità al territorio ci permette di valorizzarne la dimensione sistemica, data dal territorio stesso, e chiama in campo questioni processuali e la variabile tempo. Lavorare sulle fragilità territoriali significa capire quali sono i problemi, le esigenze e le necessità di mobilità che nel tempo hanno innescato processi di fragilizzazione. Approcci tradizionali al concetto di mobilità e di accessibilità, basati solo sullo spostamento e sulla dotazione infrastrutturale, possono aver portato nel tempo alla costruzione di un immaginario di fragilità territoriale che non sempre corrisponde alla realtà. Mettere in questione gli approcci e le misure più tradizionali e consolidati alla mobilità e all’accessibilità, adottando un punto di vista più sensibile ai bisogni e alle necessità dell’individuo, può portare alla ridefinizione di questo immaginario. L’analisi bibliografica sul tema dell’accessibilità, introdotta in questo lavoro, evidenzia come bassi livelli di accessibilità possono generare esclusione sociale, situazioni di grave ingiustizia spaziale, e quindi fragilità territoriali. Nelle conclusioni si evidenzia la necessità di sperimentare nuove e più sofisticate misure dell’accessibilità che prestino maggiore attenzione ai bisogni e alle caratteristiche dell’individuo da un lato, e dall’altro definiscano in modo più preciso le opportunità che permettono di accedere alle diverse attività della vita sociale.
Ridefinire mobilità e accessibilità per mappare i territori fragili
B. Vendemmia
2020-01-01
Abstract
Questo lavoro si interroga sulla relazione tra fragilità territoriale, accessibilità e mobilità. Applicare il concetto di fragilità al territorio ci permette di valorizzarne la dimensione sistemica, data dal territorio stesso, e chiama in campo questioni processuali e la variabile tempo. Lavorare sulle fragilità territoriali significa capire quali sono i problemi, le esigenze e le necessità di mobilità che nel tempo hanno innescato processi di fragilizzazione. Approcci tradizionali al concetto di mobilità e di accessibilità, basati solo sullo spostamento e sulla dotazione infrastrutturale, possono aver portato nel tempo alla costruzione di un immaginario di fragilità territoriale che non sempre corrisponde alla realtà. Mettere in questione gli approcci e le misure più tradizionali e consolidati alla mobilità e all’accessibilità, adottando un punto di vista più sensibile ai bisogni e alle necessità dell’individuo, può portare alla ridefinizione di questo immaginario. L’analisi bibliografica sul tema dell’accessibilità, introdotta in questo lavoro, evidenzia come bassi livelli di accessibilità possono generare esclusione sociale, situazioni di grave ingiustizia spaziale, e quindi fragilità territoriali. Nelle conclusioni si evidenzia la necessità di sperimentare nuove e più sofisticate misure dell’accessibilità che prestino maggiore attenzione ai bisogni e alle caratteristiche dell’individuo da un lato, e dall’altro definiscano in modo più preciso le opportunità che permettono di accedere alle diverse attività della vita sociale.File | Dimensione | Formato | |
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