Il saggio ripercorre, alla luce di documenti d'archivio, la genesi di alcuni fra i principali giardini gonzagheschi fra Cinquecento e Seicento, partendo da quelli allestiti, sotto Giulio Romano, per le ville di Marmirolo e del Te, non mancando di indagare i precedenti e i successivi, spostandosi fra Palazzo Ducale e le altre residenze urbane ed extraurbane, compresa la Favorita. L'indagine procede per temi con la finalità di riconoscere nelle fonti, specialmente quelle d'archivio, gli apporti dei tanti soggetti ai quali era deputata la costruzione e la conservazione del giardino, facendo dell'architettura vegetale e delle sue infrastrutture tecnologiche un lavoro corale: il committente (il padre), il progettista (la madre), il giardiniere (la nutrice), l'ingegnere e il fontaniere (il deus ex machina), le maestranze e gli operai (la forza lavoro).
Giardini gonzagheschi fra XVI e XVII secolo: committenti, artefici, maestranze
C. Togliani
2018-01-01
Abstract
Il saggio ripercorre, alla luce di documenti d'archivio, la genesi di alcuni fra i principali giardini gonzagheschi fra Cinquecento e Seicento, partendo da quelli allestiti, sotto Giulio Romano, per le ville di Marmirolo e del Te, non mancando di indagare i precedenti e i successivi, spostandosi fra Palazzo Ducale e le altre residenze urbane ed extraurbane, compresa la Favorita. L'indagine procede per temi con la finalità di riconoscere nelle fonti, specialmente quelle d'archivio, gli apporti dei tanti soggetti ai quali era deputata la costruzione e la conservazione del giardino, facendo dell'architettura vegetale e delle sue infrastrutture tecnologiche un lavoro corale: il committente (il padre), il progettista (la madre), il giardiniere (la nutrice), l'ingegnere e il fontaniere (il deus ex machina), le maestranze e gli operai (la forza lavoro).File | Dimensione | Formato | |
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