Gli estesi lavori di ristrutturazione e musealizzazione, condotti fra XIX e XX secolo nel Palazzo Ducale di Mantova per ragioni che all’epoca apparivano del tutto plausibili, si sono prevalentemente concentrati sul ripristino degli appartamenti signorili trascurando i locali di servizio, popolati dal numeroso seguito costituito da servitori o impiegati di cui la cittadella del potere necessitava quotidianamente e diuturnamente. Di questi le cucine, con tutti gli ambienti necessari al loro approvvigionamento e funzionamento, non solo non sono stati recuperati, né tantomeno inseriti all’interno del percorso di visita, ma mutilati o addirittura eliminati rendendone la ricostruzione degli assetti e la stessa individuazione particolarmente complessa. Per ovviare, almeno in parte, all’irrimediabile perdita, soccorrono i rari dati archeologici e, soprattutto, i documenti d'archivio: pochissimi i disegni, più numerosi, invece, inventari, relazioni, corrispondenze. Si aggiungono poi due sostanziali certezze: che non esisteva a palazzo un’unica cucina, bensì tante cucine (con relative pertinenze) quanti erano gli appartamenti, e che esse, per ragioni di decoro e per prevenire disastrosi incendi, si trovavano generalmente ai piani di sottotetto o, al contrario, negli interrati o ai livelli terreni, mai ai piani nobili, separate se possibile da questi ultimi mediante cortili, ma ad essi direttamente collegate grazie a scale di servizio. Il saggio ripercorre l'allestimento e il funzionamento di questi perduti e dimenticati spazi di servizio, focalizzando su: la cucina e la «stuveta» di Gianfrancesco Gonzaga in Corte Vecchia; la cucina proposta ai tempi di Ludovico II sopra la Sala del Pisanello; i camini della Domus Nova di Federico I; le cucine di Federico II nell’Appartamento di Troia e della Rustica (e quelle di Palazzo Te); la cucina di Corte Vecchia per la tavola di Federico II, Isabella d’Este e Guglielmo Gonzaga; la «coquina ducale», fra Corte Vecchia e Castello; la grande cucina in Corte Nuova; i locali di servizio di Corte Vecchia (terrazza, «bottiglieria», cantine, pozzo, ghiacciaia); le cucine di Vincenzo I nel «giocho dela balla»; il rinnovamento settecentesco delle cucine di Corte Vecchia.

A servizio della tavola. Cucine, dispense, cantine gonzaghesche dall’archivio al palazzo

C. Togliani
2018-01-01

Abstract

Gli estesi lavori di ristrutturazione e musealizzazione, condotti fra XIX e XX secolo nel Palazzo Ducale di Mantova per ragioni che all’epoca apparivano del tutto plausibili, si sono prevalentemente concentrati sul ripristino degli appartamenti signorili trascurando i locali di servizio, popolati dal numeroso seguito costituito da servitori o impiegati di cui la cittadella del potere necessitava quotidianamente e diuturnamente. Di questi le cucine, con tutti gli ambienti necessari al loro approvvigionamento e funzionamento, non solo non sono stati recuperati, né tantomeno inseriti all’interno del percorso di visita, ma mutilati o addirittura eliminati rendendone la ricostruzione degli assetti e la stessa individuazione particolarmente complessa. Per ovviare, almeno in parte, all’irrimediabile perdita, soccorrono i rari dati archeologici e, soprattutto, i documenti d'archivio: pochissimi i disegni, più numerosi, invece, inventari, relazioni, corrispondenze. Si aggiungono poi due sostanziali certezze: che non esisteva a palazzo un’unica cucina, bensì tante cucine (con relative pertinenze) quanti erano gli appartamenti, e che esse, per ragioni di decoro e per prevenire disastrosi incendi, si trovavano generalmente ai piani di sottotetto o, al contrario, negli interrati o ai livelli terreni, mai ai piani nobili, separate se possibile da questi ultimi mediante cortili, ma ad essi direttamente collegate grazie a scale di servizio. Il saggio ripercorre l'allestimento e il funzionamento di questi perduti e dimenticati spazi di servizio, focalizzando su: la cucina e la «stuveta» di Gianfrancesco Gonzaga in Corte Vecchia; la cucina proposta ai tempi di Ludovico II sopra la Sala del Pisanello; i camini della Domus Nova di Federico I; le cucine di Federico II nell’Appartamento di Troia e della Rustica (e quelle di Palazzo Te); la cucina di Corte Vecchia per la tavola di Federico II, Isabella d’Este e Guglielmo Gonzaga; la «coquina ducale», fra Corte Vecchia e Castello; la grande cucina in Corte Nuova; i locali di servizio di Corte Vecchia (terrazza, «bottiglieria», cantine, pozzo, ghiacciaia); le cucine di Vincenzo I nel «giocho dela balla»; il rinnovamento settecentesco delle cucine di Corte Vecchia.
2018
La cultura alimentare a Mantova fra Cinquecento e Seicento. Storie di cibi e banchetti nei carteggi gonzagheschi
978-88-9359-209-3
978-88-9359-210-9
Palazzo Ducale, Mantova
Cucine
Servizi igienici
Cantine
Dispense
Ghiacciaia, Cortile delle Otto Facce, Palazzo Ducale, Mantova
Forni
Camini
Magna Domus, Palazzo Ducale, Mantova
Cucina di Corte Vecchia, Palazzo Ducale, Mantova
Palazzo del Capitano, Palazzo Ducale, Mantova
Stufetta di Corte Vecchia, Palazzo del Capitano, Mantova
Sala del Pisanello, Palazzo Ducale, Mantova
Domus Nova, Palazzo Ducale, Mantova
Cucina dell'Appartamento di Troia, Palazzo Ducale, Mantova
Cucina di Corte Nuova, Palazzo Ducale, Mantova
Cucina del Castello di San Giorgio, Palazzo Ducale, Mantova
Cucina della Rustica, Palazzo Ducale, Mantova
Cortile di Santa Croce, Palazzo Ducale, Mantova
Cucina Nuova di Corte Vecchia, Palazzo Ducale, Mantova
Appartamento di Guglielmo, Corte Vecchia, Palazzo Ducale, Mantova
Appartamento di Isabella d'Este, Corte Vecchia, Palazzo Ducale, Mantova
Cucine di Vincenzo I, Palazzo Ducale, Mantova
Appartamento di Gianfrancesco Gonzaga, Palazzo del Capitano, Palazzo Ducale, Mantova
Ludovico II Gonzaga, marchese di Mantova
Gianfrancesco Gonzaga, marchese di Mantova
Federico I Gonzaga, marchese di Mantova
Isabella d'Este Gonzaga, marchesa di Mantova
Federico II Gonzaga, marchese, duca di Mantova
Guglielmo Gonzaga, duca di Mantova
Vincenzo I Gonzaga, duca di Mantova
Leon Battista Alberti, architetto, trattatista
Luca Fancelli, architetto
Francesco di Giorgio Martini,architetto, ingegnere, trattatista
Giulio Romano, pittore, architetto
Bernardino Brugnoli, pittore, architetto
Bernardino Facciotto, architetto, ingegnere
Antonio Maria Viani, pittore, architetto
Gaetano Crevola, architetto
Paolo Pozzo, architetto
Giuseppe Piermarini, architetto
Giardino Pensile, Palazzo Ducale, Mantova
Cortile delle Otto Facce, Palazzo Ducale, Mantova
Mantova
Urbino
Cucine, Palazzo Ducale, Urbino
Cucine, Palazzo Piccolomini, Pienza
Pienza
Cucina, Palazzo Te, Mantova
Cortile del Frambos, Palazzo Ducale, Mantova
Ghiacciaia, Cortile dei Tornei (oggi piazza Lega Lombarda), Palazzo Ducale, Mantova
Legnaia Vecchia, Cortile dei Tornei (oggi piazza Lega Lombarda), Palazzo Ducale, Mantova
Legnaia Nuova, Giardino dei Semplici, Palazzo Ducale, Mantova
Storia dell'Architettura
Piazza Santa Barbara, Palazzo Ducale, Mantova
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