In Italia esistono attualmente 130 spazi di fabbricazione digitale che ne fanno uno dei primi Paesi al mondo per numero e diffusione. Diverse indagini hanno messo in evidenza una maggiore presenza di makerspace nei territori del Nord e Centro Italia, e in alcune aree metropolitane. Se la diffusione territoriale non è una specificità solo italiana, è interessante notare come molte esperienze nascano in contesti distrettuali, mostrando un’evidente prossimità fisica e relazionale tra design, produzione e making. Arrivato in ritardo nel nostro Paese – sostanzialmente dopo il 2011 –, il fenomeno sembra essersi, dunque, innestato su una base imprenditorial-artigianale preesistente, propria del Made in Italy. Partendo dal riconoscimento del Nord-est e dell’asse Milano-Bologna come “centro nevralgico” del fenomeno making, si è deciso di analizzare il caso dell’Emilia centrale (in particolare, quattro Fab Lab nelle province di Modena e Reggio Emilia) per comprendere la natura e il carattere dei makerspace che operano al di fuori dei contesti metropolitani, indagandone in particolare le relazioni con l’ancora vivace tessuto produttivo distrettuale e il contesto socio-istituzionale.
I makerspace dell’Emilia centrale, tra dimensione produttiva e sociale
C. Mattioli
2019-01-01
Abstract
In Italia esistono attualmente 130 spazi di fabbricazione digitale che ne fanno uno dei primi Paesi al mondo per numero e diffusione. Diverse indagini hanno messo in evidenza una maggiore presenza di makerspace nei territori del Nord e Centro Italia, e in alcune aree metropolitane. Se la diffusione territoriale non è una specificità solo italiana, è interessante notare come molte esperienze nascano in contesti distrettuali, mostrando un’evidente prossimità fisica e relazionale tra design, produzione e making. Arrivato in ritardo nel nostro Paese – sostanzialmente dopo il 2011 –, il fenomeno sembra essersi, dunque, innestato su una base imprenditorial-artigianale preesistente, propria del Made in Italy. Partendo dal riconoscimento del Nord-est e dell’asse Milano-Bologna come “centro nevralgico” del fenomeno making, si è deciso di analizzare il caso dell’Emilia centrale (in particolare, quattro Fab Lab nelle province di Modena e Reggio Emilia) per comprendere la natura e il carattere dei makerspace che operano al di fuori dei contesti metropolitani, indagandone in particolare le relazioni con l’ancora vivace tessuto produttivo distrettuale e il contesto socio-istituzionale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
eyesreg.it-I makerspace dellEmilia centrale tra dimensione produttiva e sociale.pdf
Accesso riservato
Descrizione: Articolo pubblicato on-line
:
Publisher’s version
Dimensione
437.21 kB
Formato
Adobe PDF
|
437.21 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.