Questo articolo indaga processi di trasformazione che sperimentano il progetto urbano aperto. Questi processi, chiamati "dispositivi intermilieux", sembrano innescarsi in spazi-fessura generati da precedenti processi di dissociazione tra attori, tra visioni e immaginari e tra luoghi. Spazi residuali e marginali, fragili e fuori controllo si rivelano terreno fertile per la sperimentazione di nuovi modi per trasformare lo spazio e diventano luoghi dove l'intermilieux, emergente figura dell'urbano, prende forma. In ogni preciso contesto urbano, questi dispositivi, attivando tre cantieri della relazione -il cantiere della cogestione tra più attori, il cantiere dell'elaborazione di scenari comuni e il cantiere della fabbricazione di spazi della coesistenza-, generano specifici progetti urbani aperti che integrano, in itinere, varie e costanti trasformazioni. Il confronto con la citta di Milano è stato determinante per definire il concetto di dispositivo intermilieux e, viceversa, questo concetto è stato il filtro d'indagine per questo territorio. A partire dal secondo dopo guerra, rafforzando il suo status di metropoli, la città di Milano ha vissuto momenti di dissociazione tra istituzioni e territorio portando a una conseguente frammentazione dello spazio urbano. In questo contesto, si sono verificate delle forme di resistenza ai processi di dissociazione. In particolare, alcuni spazi verdi milanesi si rivelano degli spazi-fessura emblematici.
Ecosistemi urbani, spazi fessura e dispositivi intermilieux
Annarita Lapenna
2020-01-01
Abstract
Questo articolo indaga processi di trasformazione che sperimentano il progetto urbano aperto. Questi processi, chiamati "dispositivi intermilieux", sembrano innescarsi in spazi-fessura generati da precedenti processi di dissociazione tra attori, tra visioni e immaginari e tra luoghi. Spazi residuali e marginali, fragili e fuori controllo si rivelano terreno fertile per la sperimentazione di nuovi modi per trasformare lo spazio e diventano luoghi dove l'intermilieux, emergente figura dell'urbano, prende forma. In ogni preciso contesto urbano, questi dispositivi, attivando tre cantieri della relazione -il cantiere della cogestione tra più attori, il cantiere dell'elaborazione di scenari comuni e il cantiere della fabbricazione di spazi della coesistenza-, generano specifici progetti urbani aperti che integrano, in itinere, varie e costanti trasformazioni. Il confronto con la citta di Milano è stato determinante per definire il concetto di dispositivo intermilieux e, viceversa, questo concetto è stato il filtro d'indagine per questo territorio. A partire dal secondo dopo guerra, rafforzando il suo status di metropoli, la città di Milano ha vissuto momenti di dissociazione tra istituzioni e territorio portando a una conseguente frammentazione dello spazio urbano. In questo contesto, si sono verificate delle forme di resistenza ai processi di dissociazione. In particolare, alcuni spazi verdi milanesi si rivelano degli spazi-fessura emblematici.| File | Dimensione | Formato | |
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